lunedì 30 marzo 2015

Corsa contro il tempo

Questo di Karin Slaughter è sicuramente uno dei thriller più corti che io abbia mai letto. Appena una novantina di pagine, poco più di un’oretta di lettura, un racconto lungo piuttosto che un romanzo breve. Ma la brevità non ne inficia il valore, perché in effetti la Slaughter dice tutto quello che c’è da dire sulla vicenda che ha inteso raccontare e lo fa con uno stile dotato di una velocità al cardiopalma che per tutta quell’oretta non ti permette di staccarti dalle pagine.




Thriller corto, recensione corta.
Un poliziotto di servizio nell’aeroporto di Atlanta, il più trafficato del mondo, “sente” che in una coppia formata da un uomo e da una bambina c’è qualcosa che non va. Il poliziotto arriva a sospettare che sia in atto un rapimento, e quando i fatti gli danno ragione si innesca una concatenazione di eventi che non danno respiro per cercare di ritrovare la bambina che nel frattempo è scomparsa.  
Una buona lettura, dal ritmo serrato, dotata di una considerevole tensione narrativa costituita per la maggior parte dalle pure e semplici metodologie di indagine messe in campo dalle forze dell’ordine per rintracciare la bambina scomparsa, completate da un pizzico di psicologia e dalle problematiche connesse con le organizzazioni che alimentano la pedofilia. E poi… ma sì, ve lo rivelo, una volta tanto un thriller che va a finire bene.
Basta, non credo che ci sia bisogno di dire altro. Perlomeno con questo prestito un’amica si è riscattata dai precedenti indirizzamenti…
Il Lettore 

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