Mi
sembra doveroso inaugurare questo blog illustrandone gli indirizzi che si
prefigge di seguire, senza peraltro avere alcuno scopo da raggiungere se non
quello di coinvolgere gli eventuali lettori nella linea del mio pensiero personale.
Pensiero che, come si spiegherà tra poco, sarà articolato seguendo tre filoni
principali tra loro strettamente interconnessi.
Il tema generale sarà
quello della letteratura, o meglio,
della mia visione personale della letteratura, il cui approccio sarà
caratterizzato di volta in volta dall’influenza dei diversi ruoli che al
momento sto assumendo nel mio vivere di tutti i giorni.
Il ruolo del lettore, mia fonte di diletto fin dai primissimi anni,
rifugio intoccabile e sicuro, denso di soddisfazioni e momenti appaganti come
pochi altri. La lettura ha da sempre costituito un’attività insostituibile e
necessaria al mio modo di essere, in ogni momento di ogni giornata, tanto da
aver perfino trascorso, e qui molti miei simili mi comprenderanno, momenti di
pànico in quelle rare occasioni in cui una qualsiasi parola scritta veniva
completamente a mancare alla ricerca disperata del mio sguardo.
Nel ruolo del lettore
proverò a tenere conto dei libri letti e a fornirne il mio resoconto personale.
E per quanto questo sarà
del tutto individuale, allo stesso modo sarà sempre caratterizzato da una
sincerità assoluta, derivante dal mio non dipendere in alcuna maniera, per le
mere questioni di sopravvivenza, da case editrici o dalla letteratura in senso
generale. Di conseguenza potrò allo stesso modo parlare bene dei libri che mi
hanno entusiasmato, così come non tacerò su quelli che saranno risultati
inferiori alle aspettative.
Nel ruolo dello scrittore proverò a riversare su questo blog i concetti
che non troveranno posto nelle altre mie collocazioni cartacee o digitali,
pensieri sparsi, idee, commenti, tecniche da indagare e riflessioni da
sviluppare, consigli da elargire o abitudini da condannare. L’esperienza a cui
attingere sarà anche in questo caso quella personale: le migliaia di libri
letti e quelle mie pubblicazioni che hanno raggiunto la stampa, oltre alla
disciplina giornaliera riversata nelle pagine già elaborate e accuratamente
archiviate nei cassetti digitali dai quali con tutta probabilità non usciranno
mai, ma che costituiscono un insieme destinato a svolgere le funzioni di
serbatoio di esperienza e catalizzatore di carattere.
Da non sottovalutare è
anche la funzione di allenamento personale che il provare a tenere un blog del
genere potrebbe svolgere: l’attività dello scrivere richiede disciplina ed
esercizio costante, ci si deve tenere in allenamento tutti i giorni, l’attività
giornaliera della palestra è essenziale per un buon fisico.
Il ruolo del valutatore è di certo quello in cui le soddisfazioni si
sono rivelate più scarse. Da quando ho iniziato a svolgere questa mansione per
una rinomata Casa Editrice ho letto, esaminato e valutato centinaia e centinaia
di testi inviati da aspiranti scrittori desiderosi di pubblicare le loro opere,
e mi duole confessare come i manoscritti promossi siano stati ben pochi. E’
frustrante constatare come in questo momento della storia umana vi sia un
numero inimmaginabile di persone che scrivono sui più disparati argomenti con
la pretesa di far leggere ad altri i loro prodotti, ma allo stesso tempo non
abbiano la benché minima cognizione di come ciò debba essere espletato in modo
da apparire almeno un minimo soddisfacente.
In questo filone cercherò di condensare l’esperienza acquisita
nel ruolo di esaminatore e potrò anche, se si presenterà l’occasione, fornire
suggerimenti a quegli aspiranti scrittori
in cerca di un giudizio sincero sui propri testi. Un giudizio sincero è
oltremodo essenziale a chiunque. Solo fornendo un’opinione sincera, per quanto
questa possa ferire, si potrà innescare un qualsiasi miglioramento nel modo di
scrivere di chiunque.
E, perché no, potrei anche
far partecipi i lettori di episodi esilaranti in cui, purtroppo, capita di
imbattersi nel succedersi delle letture.
Lo Scrittore, il Lettore
& il Valutatore
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