venerdì 6 dicembre 2013

Il linguaggio dei forum

Da qualche mese ho molto meno tempo a disposizione sia per leggere che per scrivere, e questo perché qualcuno, che ha visto in me qualità insospettabili perfino a me stesso, ha deciso di eleggermi al rango di moderatore in un forum che frequento da qualche anno. Questo forum tratta di argomenti tecnici, nulla a che fare con scrittura e lettura, conta circa 10.000 iscritti ed in ogni momento puoi trovarci in linea dalle 150 alle 200 persone.
Questo rende la moderazione sia un impegno che una responsabilità, e la squadra di 25 coordinatori che la svolgono è sottoposta ad un impegno che richiede tempo, concentrazione e capacità di agire fulmineamente: tutti i forum sono sottoposti ad attacchi di troll e fake, senza contare gli utenti che sbagliano ad inserire i loro post e quelli che fanno perdere tempo inutilmente, e compito dei moderatori è anche l’arginare questi attacchi perché la funzione enciclopedica del forum possa essere pienamente fruibile dagli utenti seri.

Sono affezionato, a questo forum. E ancora di più adesso che faccio parte dello staff.


Nel web, molti forum possono essere equiparati al rango di una barzelletta: linguaggi scurrili, ciarle da osteria, contenuti assenti, sporadici controlli. Quello che frequento io è uno di quelli seri nei quali le parolacce sono vietate da regolamento, così come l’affermare fesserie o l’usare abbreviazioni da sms o lo scrivere in maiuscolo, e chi persevera nel mancare alle norme viene gentilmente ma irrevocabilmente messo alla porta.
Ma le regole che sono severe allo scopo di salvaguardare l’integrità e la serietà delle conversazioni, purtroppo nulla possono nei confronti del saper scrivere.
Nel leggere i post che gli utenti pubblicano in continuazione molto spesso inorridisco: la grammatica è un’entità astratta, così come l’ortografia o l’esattezza nel riportare un qualsiasi lemma. L’uso di condizionali e congiuntivi mi fa morire: “se tu riusciresti ad andare lì, allora potremo fare così…”.
Gli errori sono frequentissimi: ortografici, sintattici e semantici oltre ai rovescini e alle sviste di battitura; i segni d’interpunzione sono opzionali così come le maiuscole, al punto che su qualche intervento bisogna chiedere spiegazioni all’autore per riuscire a comprenderne il senso.
E nel mio intimo ne soffro, perché se in un testo che sto valutando queste cose non potrei mai lasciarle passare, nel forum devo stare zitto ed accettarle. Del resto chi scrive potrebbe non avere neanche la terza elementare, e nello stesso tempo essere un’autorità indiscussa nel suo campo e dall’alto della sua esperienza dispensare consigli preziosi anche se sgrammaticati.
La cosa mi diverte.
Pero ci riddo anche sopra, e pianpianino mi stò abituare ad un linguagio che potessi pigliarre a esepio.
Il Lettore Moderatore

Nessun commento:

Posta un commento