Un altro tentativo di lettura
non andato a buon fine.
Stavolta la pecca è stata
solo nell’argomento del romanzo: a me non piacciono l’horror, lo splatter e in genere le trattazioni che ti fanno venire
l’ansia (oltre a tutto ciò che tratta di bambini). La presentazione del romanzo
indicava solo che un certo Abner Marsh
avrebbe venduto la sua flotta di navigazione fluviale a tale Joshua York, con il patto che l’ex proprietario non avrebbe dovuto
indagare su ciò che sarebbe avvenuto a bordo dei battelli durante la notte. E
fin qui ci può stare. Vedremo cosa ci sarà mai di tanto segreto, ho pensato.
Secondo capitolo: cambio di
scena e personaggi. In un ranch del midwest viene acquistata una bellissima schiava nera che lavata, ripulita e
rivestita di tutto punto viene presentata al proprietario del ranch e a un
gruppo di suoi amici.
Il gruppetto non si fa
pregare nel cominciare a stagliuzzarla a colpi di coltello e a berne il sangue,
e ciò ha decretato la fine ingloriosa del romanzo. Ancora prima di venire a
conoscenza di cosa sarebbe successo nel corso della notte sui battelli. I
vampiri rientrano anch’essi nella categoria di cui parlavo poco sopra. Non
perché ne rimanga inorridito, ci mancherebbe altro, ma perché hanno stufato.
Solo al momento di scrivere
questa recensione sono andato a documentarmi e ho scoperto che tutti parlano entusiasticamente di questo romanzo, che George Raymond Richard Martin è considerato un maestro che ha
saputo riportare alla gloria la considerazione sui romanzi che trattano di
vampiri e che incidentalmente è anche l’autore de Il trono di spade (che non ho mai letto né visto, nemmeno per
sbaglio). Ma ciò non mi ha fatto venire nessuna voglia di terminarlo.
Riconosco che nelle poche
pagine lette la prosa non era malaccio e da quel punto di vista avrei anche
potuto proseguire, ma a me gli scannamenti, lo stare col cuore in gola, il
fremere al pensiero di un qualche vampiro sull’atto di succhiarti il sangue hanno
proprio scassato le palle.
E poi, una bellissima ragazza
uccisa solo per berne il sangue… uno spreco così andrebbe punito.
Il Lettore
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