E festeggiamo anche noi.
Pochi giorni fa Freereader ha compiuto il suo terzo compleanno, e quasi quasi non me ne accorgevo io stesso: il 7
luglio di 3 anni fa questo blog vedeva la luce con il primo post che illustrava le tematiche di cui
avevo intenzione di trattare.
E di cui poi ho trattato,
viva la coerenza.
Mi sembra ieri, ma da questo
ieri ad oggi di post ne ho pubblicati
quattrocentocinquanta ― dico,
quattrocentocinquanta, più di mille pagine, tre romanzi buoni ― che a farci
mente locale significa un mucchio di tempo che avrei potuto dedicare ad altre
amenità quali guardare la televisione, passeggiare per il corso o visitare
centri commerciali. Peccato che queste cose non mi piacciano più.
Invece ho letto e recensito ben
più di trecento libri, contribuendo nel
mio piccolo ad alzare le statistiche riguardanti i numeri del Lettore Medio
Italiano, che altrimenti sarebbero ancora più deprimenti di quanto non siano.
A questo proposito ricordo quando,
qualche anno fa, in occasione dell’apertura di una nuova libreria nella mia
città, libreria (patetica) aperta e subito chiusa dopo pochi mesi, alcuni intervistatori improvvisati fermavano i
passanti con un sorriso domandando loro: “Quanti
libri compri in un anno? A – da 1 a 5, B – da 5 a 10, C – da 10 a 20?” Lo
hanno chiesto anche a me. Alla mia risposta: “Tra i 50 e i 150, più o meno”, gli intervistatori mi sono apparsi spaesati, forse a causa del fatto che
nel loro questionario non riuscivano a trovare la corrispondente casellina da
barrare. Roba da andare in confusione, davvero. Ma torniamo a noi.
Ho commentato quasi duecentocinquanta autori, e dal momento
che una buona parte di loro li ho stroncati non è che ciò abbia contribuito a
farmi avere nuovi amici. Ma chissenefrega, quanno ce vò ce vò, dicono a Roma. Non
ricordo se già vi ho detto che mi sono rotto le palle di ascoltare trasmissioni
― senza fare nomi ― in cui inneggiano alle più solenni porcate senza un briciolo di vergogna e sembra che non passino loro
tra le mani libri meno che stupefacenti, quando in realtà la maggior parte
della roba che si pubblica oggi è meno che mediocre. Qualcuno lo deve pur dire.
Ma per chi faccio tutto ciò? Ma
per voi che mi state leggendo, ovvio. Forse qualcuno si sarà chiesto in quanti siete
voi che leggete le cose che scrivo. Ve lo rivelo ora: nei giorni in cui pubblico
un post, pubblicizzato solo su FB, questo blog registra in media tra i 30 e i
50 contatti, con punte anche più
alte se parlo di un libro o di un autore famosi. Il giorno in cui finora ho
avuto il massimo di visite è stato il 2 giugno del 2014 con 151 persone che
hanno letto la recensione su Il giorno dei morti di Maurizio de Giovanni
(meritava davvero). Non sono i numeri di Grillo o Jovanotti, ma mi accontento.
Pochi ma buoni. Certo, se sparassi cazzate
come il padre di Justin Halpern di contatti ne avrei molti di più e forse ci
guadagnerei anche qualcosina, ma che vuoi farci, va bene così, sparare cazzate
non è mai stato nelle mie corde.
E anzi, a voi pochi vi ringrazio tutti per la fedeltà e l’interesse
dimostrato, e state tranquilli, ancora non mi sono stufato di scrivere le cose
che penso e continuerò su questa strada senza cambiare di una virgola.
Stay tuned!
Freereader
auguri
RispondiEliminacontinua così
Laura
Cento di questi giorni e mille di questi post.
RispondiEliminaMax