Un graditissimo regalo che ho da poco ricevuto è questa
Graphic
Novel in due volumi, il primo uscito nel 2014 e la sua conclusione
recentemente, nella quale Paolo
Bacilieri ripercorre tutta la storia dell’invenzione del cruciverba dall’inizio del secolo
scorso fino ad oggi, condendola sia di giallo
che di cultura e dando un volto a
personaggi che per qualsiasi amante dell’enigmistica sono diventati leggendari.
Ho conosciuto personalmente Paolo Bacilieri quando lo abbiamo
chiamato a Montefalco a disegnare l’etichetta per l’annata 2003 del Sagrantino, e ricordo una bella persona
esteriormente timida, leggermente spaesata dalla notorietà da poco raggiunta
tra gli addetti ai lavori per le sue prime opere, nelle quali compariva quello
che sarà il protagonista anche di questo Fun:
Zeno Porno, un alter ego del disegnatore sia nei tratti somatici che caratteriali,
un giovane e riflessivo sceneggiatore di fumetti coinvolto a fondo dalle
problematiche del suo tempo.
Il filo portante di questo romanzo
è costituito da Zeno che si trova a collaborare con un luminare della cultura
(un professor Pippo Quester dalle fattezze che ricordano
vagamente Umberto Eco) impegnato
nello scrivere una storia del cruciverba, dalla sua ideazione ad opera di Arthur Wynne nella New York dei primi
del ‘900 alla sua immediata diffusione in tutto il mondo come gioco piacevole e
colto, passando per l’importanza assunta dall’enigmistica nel corso della
seconda guerra mondiale per finire con la storia del gioco in casa nostra: l’arrivo,
la diffusione delle cross words in italiano
e per finire una succinta biografia del Cavaliere del Lavoro Gr. Uff. Dott.
Ing. Giorgio Sisini e della sua
creatura tuttora esistente e insuperata, La
Settimana Enigmistica.
Della quale non si poteva
fare a meno di parlare, sia per la primaria importanza che il giornale riveste
in questo argomento sia perché l’idea di questa graphic novel è nata da una chiacchierata di Bacilieri con Stefano Bartezzaghi, figlio di quel Piero Bartezzaghi i cui fantastici
schemi nella “Settimana” erano confidenzialmente chiamati dai loro solutori “i Bartezzaghi”.
Le vicende di Fun e More Fun si svolgono tra New York, i cui grattacieli hanno facciate
fitte di finestre che ricordano le caselle di uno schema di parole crociate e dove Zeno nel corso delle sue ricerche
tenta anche di risolvere i problemi di cuore, e una Milano che fa da sfondo a
una sottotrama dai colori del thriller
quando una giovane ragazza tenta di assassinare
il professor Quester apparentemente senza alcuna ragione.
Fun è un fumetto molto colto, di una squisita
complessità e che bisogna leggere con attenzione per captare le numerose
citazioni che Paolo Bacilieri ha
inserito a volte in maniera palese e altre più nascostamente nel gioco di
incastri fra la trama e le frequenti incursioni nel vissuto personale,
ricorrendo ad altri fumetti, a numerosi films,
libri e perfino canzoni, e tirando in ballo personaggi famosi, da Truman Capote, ad esempio, che realizza
di essere diventato famoso quando, risolvendo un cruciverba, si imbatte nel
proprio nome, a un Georges Perec che
era un appassionato di enigmistica ancora prima di scrivere il suo capolavoro La vita: istruzioni per l’uso, passando
per molti altri più o meno famosi.
Il tratto è quello nitido e
pulito, immediatamente comprensibile, che ha reso famoso Paolo Bacilieri portandolo ad essere una delle colonne portanti
delle serie a fumetti Bonelli, mentre sia la sceneggiatura che la costruzione della
gabbia di ogni singola pagina risultano complesse e ben studiate, compresa la tecnica
tipica di Paolo di concatenare i balloon del parlato l’uno con l’altro per rimarcare
la corretta successione tra di essi, come è visibile chiaramente nelle vignette
soprastanti.
Un bel libro, anzi dovrei
dire due bei libri il cui unico “difetto”,
se così si può dire, è quello di obbligare il lettore a leggerli entrambi sia per consentirgli di arrivare
ai giorni nostri con la storia delle parole crociate sia per farlo venire a conoscenza
della risoluzione del lato thriller
della narrazione. Se letto da solo, il primo volume lascia in sospeso troppi
aspetti fondamentali per poter soddisfare il lettore, e solo al termine del
secondo si troveranno le risposte agli interrogativi che sono sorti man mano.
Il Lettore Enigmista e
Fumettologo
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