È strano venire a sapere che
uno dei portavoce della democrazia tedesca degli ultimi decenni si era iscritto
volontariamente, a suo tempo, nelle Waffen
SS, e si capisce come Günther Grass
questa cosa abbia sempre fatto di tutto per tenerla nascosta. Ma del resto qui
in Italia abbiamo visto numerosi esempi di dichiarati fascisti che hanno
improvvisamente cambiato ideologia politica alla fine della guerra, e per restare
nell’attuale capita tutti i giorni che qualche politicante cambi partito ogni
dieci giorni. Come a dire che ci abbiamo fatto il callo.
Perlomeno Grass ha avuto la scusante
di essersi iscritto alle SS da giovanissimo, quando uno, oltre a non capire un
cazzo del suo per la poca esperienza, è più sensibile agli allettamenti della
demagogia.
Un altro Premio Nobel che se ne è andato, un intellettuale politicamente
impegnato, uno scrittore sempre in prima linea nelle battaglie contro il riarmo
e contro l’influenza degli Stati Uniti in Europa.
Non ho mai letto nulla di
suo, e questa è una lacuna che più e più volte mi sono riproposto di colmare
non raggiungendo mai lo scopo. Capita. Forse lo farò ora, magari cominciando da
quel Il tamburo di latta che è il
suo libro più famoso.
La morte arriva sempre
inaspettata. Per oggi mi ero riproposto di pubblicare un post scherzoso, poi ho
letto la notizia e ho voluto rimarcarla su queste pagine. Per sorridere un po' dovrete aspettare venerdì.
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