L’ho
finito! Ce l’ho fatta!
Anche se non so proprio cosa ci sia da esultare perché terminare questo libro è
stato come mettersi in coda alle Poste per pagare un bollettino: ogni volta che
sono costretto a farlo mi viene la nausea. Ma alla fine la costanza ha
trionfato e il lieto fine si è svelato in tutto il suo splendore. Ma che cazzo stai dicendo? Hai bevuto? Perché? Ci hai già anticipato che non ti è
piaciuto… Sono solo contento di averlo terminato, così posso passare ad
altro di più soddisfacente. Ma se non ti
piaceva, perché allora non l’hai piantato prima? No, dovevo finirlo per
forza. Te l’ha ordinato il dottore?
Un impegno con me stesso, dovevo finirlo a tutti i costi. Contento tu… e la ragione sarebbe? Ve la rivelo dopodomani…
1 – Mi sono già lasciato
sfuggire che il tormentone è stato
scritto da una gentile signora, pure belloccia, di nazionalità statunitense,
che ha cominciato a scrivere in seguito all’amicizia (?) sorta con un altro
grande scrittore statunitense.
2 – L’autrice è diventata
famosa fin dal suo primo romanzo che ha venduto qualcosa come cinque milioni di copie, e questo lo sta
seguendo a ruota.
3 – Il genere del romanzo
in questione è… boh, un romanzo di formazione? Un thriller? Un mero racconto di
una storia complessa? Il quadro di un certo tipo di società odierna? Dopo
novecento pagine non l’ho ancora capito.
4 – Il romanzo in esame ha
vinto un premio molto rinomato, e io mi sto ancora chiedendo quali siano le
motivazioni.
5 – Dal momento che
l’autrice ha impiegato dieci anni per scriverlo, il lato positivo è che per i
prossimi dieci anni stiamo tranquilli.
A voi. Questa settimana il
quiz è veramente facile, e considerate che all’interno di uno dei cinque indizi
ne ho inserito un sesto nascosto, molto importante, che richiama proprio il
titolo del libro stesso. Sono buono?
Freereader
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