sabato 31 maggio 2014

Absolute beginners…

…di quelli che rimarranno per un pezzo in questa situazione. L’altro giorno, trovandomi con una mezzoretta libera, ho deciso di impiegarla leggendo 3 o 4 romanzi.

BUM! Direte, sparale un po’ più credibili!


No, no, è tutto vero: ho deciso di leggere 3 o 4 romanzi. Di quelli che arrivano in Casa Editrice nonostante l’invito a non inviarli in questo periodo: vista la velocità con cui riescono a farsi silurare, mezzora mi sembrava un lasso di tempo congruo per poterne infilare 3 o 4 nella directory dei bocciati.
E difatti, dopo una ventina di minuti la Cartella dell’Oblio aveva già raccolto un romanzo in finto stile Liala ambientato nel ‘700 e uno pseudo giallo-thriller-fanta-tecnologico politicamente orwelliano scritto da un giovanissimo di quelli che a vent’anni hanno già capito tutto della vita, beati loro, e te lo vogliono insegnare.
E poi apro la terza cartella. All’interno un solo file, dal titolo: Maria Rossi – Libro (ovviamente il nome l’ho cambiato), senza neanche una presentazione, curriculum, sinossi o altro.
Apro il file: 0.00002 secondi netti per apparirmi sullo schermo. Libro? Di solito ci mettono un po’ di più. Rimpicciolisco la visualizzazione e mi compaiono sei pagine in tutto. Libro? Riallargo e comincio a leggere: carattere Times New Roman in corpo 13, impaginazione decente. Tira là. Dopo tre righe ho già cambiato idea: nonostante la mancanza di errori d’ortografia è la sintassi che sembra uno sfacelo. E la presenza dei punti esclamativi al termine di quasi ogni frase. Sì, punti, al plurale: non uno!, di solito tre!!!, ma anche quattro!!!! o cinque!!!!! Da mollare subito, ma diamo un altro po’ di fiducia, continuo a leggere.
Sembra avere il taglio di un racconto in cui la protagonista sulla trentina si sveglia una mattina, felice, con il marito ha un rapporto idilliaco, i cani la salutano scodinzolando, poi una colazione in puro stile pubblicità del Mulino Bianco, splende il sole e cantano gli uccellini (giuro, proprio così, anche se non con le stesse parole), poi, mentre sta uscendo per andare a lavorare le capita di provare un po’ di nausea (qui ci starebbero bene cinque punti esclamativi).  
Ora, tutte voi donne che mi state leggendo avrete subito pensato: è incinta! Be’, lei no, forse ha mangiato troppo la sera prima, l’ingenua. Per farla breve va in ufficio, poche righe di giornata lavorativa del tutto normale, al pomeriggio le riprende la nausea e il capoufficio se ne accorge. Che cos’hai, le chiede. Forse ieri sera ho esagerato nel mangiare (e due!). Ma non è che sarai incinta?
Rivelazione! O toh, non ci avevo pensato! Corsa in farmacia, si fa il test per strada (visto che non ci è permesso di sapere dove trova un angolino per effettuarlo), striscetta colorata, è fatta! Torna a casa radiosa, il marito come la vede capisce tutto in un lampo. E capiscono tutto anche i cani. Felicità!
FINE
Fine? Ma come, penserete. Sì, sì, basta, fine. Non c’è altro, finito qui. Ma che cazz… penserete. Vi capisco, l’ho pensato anch’io. Tutto qui.
Rimango interdetto. Ora… a che scopo? Me lo sapete spiegare? L’autrice si è sicuramente sentita talmente tanto contenta di essere rimasta incinta che ci ha scritto sopra un racconto (?) pessimo, che racconto non è se non nel senso che racconta una vicenda normale, banalissima, appartenente alla realtà di tutti i giorni. E allora? Va be’, ci può anche stare. Se proprio non hai nulla da fare.
Ma poi, l’ha spedito anche a un editore! Un racconto, uno, e pure brutto. Ma questa pseudo scrittrice qualche libro vero l’avrà mai letto, in vita sua? Non le sarà mai capitato di vedere che in genere libri di sei pagine non se ne pubblicano? E questo editore in particolare non è che abbia riviste che potrebbero ospitare singoli racconti.
Senza entrare nel merito della narrativa, che deve essere finzione, non realtà. Ma una disquisizione su questo argomento ci porterebbe lontano.
Era già successo un fatto simile e ne avevo già parlato, per la precisione qui. Anche in quel caso, per quale oscuro motivo uno dovrebbe mandare poche pagine di pensieri propri a un editore?
Spero tanto che in questo caso si sia trattato di un errore di spedizione e che forse fra qualche giorno ci arriverà il Libro vero, quello con tutta la storia, intera, con la spiegazione scusate tanto!!! Uno dei cani ha poggiato la zampina sul tasto canc!!!! Ah, post scriptum, la gravidanza procede bene!!!!!
Peccato che ormai mi sia passata la voglia di leggerlo.
Il Valutatore 

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