Con editor e figlio al mare
da una settimana, la mia casa si sta trasformando in un vero e proprio campo di battaglia.
No, ma cosa siete andati a
pensare? Non è che stia folleggiando nella versione perugina di Quando la moglie è in vacanza ― a parte
il fatto che non ho a portata di mano nessuna Marilyn Monroe ― ci mancherebbe altro, sono una persona seria, è
solo che se sono in vacanza loro, mi
considero in vacanza anch’io.
E allora in vacanza ci si
lascia un po’ andare, no? Quindi: sveglia
ritardata (tanto non ho nessun altro da dover svegliare); abbigliamento improbabile (non mi vede nessuno, per qualche giorno fanculo
la dignità personale); abitudini
sconvolte (ogni tanto si deve pur fare); orari
dei pasti a completo comodo mio (l’altra sera mi ha chiamato un’amica alle
19.30 per invitarmi a cena e ho dovuto rifiutare: ero già in fase digestiva…); pulizie di casa rimandate ad libitum (l’ultimo giorno prima che
ritornino mi toccherà fare qualcosa per il tappeto di peli di gatto che si
estende ovunque a perdita d’occhio…); rutti
e scoregge in piena libertà (che
neanche in caserma).
Il rovescio della medaglia è
l’essere obbligato, da solo, a dover nutrire
più volte al giorno il mucchio di bestie
che sono restate a casa invece di andare in vacanza pure loro e il dover
annaffiare le piante sperando che si decida a piovere per poter esserne
esentato.
Va be’, in compenso ho molto
tempo per leggere.
1 – Sull’onda di alcune altre
letture fatte ultimamente mi è presa la voglia di rileggere un romanzo che
avevo già letto anni fa. Sei scemo, penserete? No, è che volevo rinfrescarmi le
differenze stilistiche tra alcuni autori, in particolare tre scrittori che
considero molto vicini tra di loro. Ah, il romanzo in questione è un thriller.
2 – L’autore, anzi, l’autrice
perché di donna si tratta, è inglese
e molto famosa.
3 – Il protagonista è un personaggio seriale anch’esso molto famoso.
4 – A questo punto penserete
di essere vicini alla soluzione e che vi basterà solo un altro indizio per
poter individuare il titolo giusto all’interno della serie in cui è presente lo
stesso investigatore. Eccolo: i personaggi del romanzo sono confinati in un’isola.
5 – Ce l’ho! Ho indovinato! Troppo
famoso… Stavolta è stato facile! Penserà qualcuno. Ma ecco il quinto indizio: il
secondo mestiere dell’autrice non era
fare la moglie di un archeologo, ma il politico
all’interno del governo britannico.
Ora come la mettiamo?
E finita l’improba faticaccia
di scrivere questo post, spaparanziamoci alla selvaggia su un
divano disfatto e pieno di peli…
Freereader
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