venerdì 27 novembre 2015

Essere un gatto

No, non è un manuale di comportamento per felini di colonia come potrebbe sembrare dal titolo, ma un romanzo per ragazzi di Gatto Matt Haig (l’errore non è mio, è lui che si firma proprio così) che ha avuto molto successo in Inghilterra e che pare anche qui stia riscuotendo nutrite approvazioni.




In effetti non è male (per essere un romanzo per ragazzi), scritto con uno stile essenziale e rapido nel quale l’autore entra spesso volutamente in prima persona a commentare la storia, e condito di quella vena orrorifica che ha sancito il successo delle fiabe più famose, da Hansel e Gretel a Pollicino.
Barney Willow è un dodicenne con tutti i problemi della sua età, compresa quell’insoddisfazione di fondo adolescenziale che gli fa desiderare di Essere un gatto per sfuggire alle complicazioni quotidiane. Detto e fatto, mai stuzzicare la magia propria del mondo gattesco. Svegliandosi una mattina si ritrova proprio nel corpo di un felino e da qui cominciano le sue tribolazioni perché, anche se la nuova condizione lo porta a scoprire molteplici vantaggi (agilità, sensi potenziati, capacità di comprendere i linguaggi di tutti gli animali ecc.), gli fa anche comprendere che in fondo stava meglio prima, e così inizia un’avventura per riuscire a reimpossessarsi del suo corpo originale che nel frattempo è stato occupato dall’anima del gatto di cui lui ha preso le sembianze.
Sì, perché nella realtà romanzesca di Haig questi scambi, queste trasmigrazioni sono la norma, e Barney stesso sotto forma di gatto è costretto a doversi difendere da altri ex-gatti trasformatisi in umani che lo vogliono nientedimeno che uccidere. E cosa c’è di più facile per un “umano” che uccidere un gatto?
Devo dire che, sia pur destinato a un pubblico giovane, questo romanzo possiede un livello di pathos degno di un buon thriller, e leggendo si sta veramente in ansia per la sorte del ragazzino anche se si è consapevoli che alla fine la storia si risolverà bene. Ma Barney riuscirà a riconvertirsi nella persona che era? O la malefica strega cattiva arriverà ad ammazzarlo? Ritroverà il padre misteriosamente scomparso? Riuscirà a far capire alla sua migliore amica che c’è Barney Willow dentro il gatto che lei sta accarezzando? (Sì, ci riesce, ingegno maschile e potenza intuitiva femminile).
Un romanzetto simpatico che è riuscito gradevole anche a chi come me non è più un ragazzetto, e sono convinto che potrebbe piacere anche a qualche blogger gattofilo di mia conoscenza.
Il Lettore

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