No, non è un manuale di
comportamento per felini di colonia come potrebbe sembrare dal titolo, ma un
romanzo per ragazzi di Gatto Matt
Haig (l’errore non è mio, è lui che si firma proprio così) che ha avuto
molto successo in Inghilterra e che pare anche qui stia riscuotendo nutrite
approvazioni.
In effetti non è male (per
essere un romanzo per ragazzi), scritto con uno stile essenziale e rapido nel
quale l’autore entra spesso volutamente in prima persona a commentare la
storia, e condito di quella vena orrorifica che ha sancito il successo delle
fiabe più famose, da Hansel e Gretel
a Pollicino.
Barney
Willow è un dodicenne con
tutti i problemi della sua età, compresa quell’insoddisfazione di fondo
adolescenziale che gli fa desiderare di Essere
un gatto per sfuggire alle complicazioni quotidiane. Detto e fatto, mai
stuzzicare la magia propria del mondo gattesco. Svegliandosi una mattina si
ritrova proprio nel corpo di un
felino e da qui cominciano le sue tribolazioni perché, anche se la nuova
condizione lo porta a scoprire molteplici vantaggi (agilità, sensi potenziati,
capacità di comprendere i linguaggi di tutti gli animali ecc.), gli fa anche
comprendere che in fondo stava meglio prima, e così inizia un’avventura per
riuscire a reimpossessarsi del suo corpo originale che nel frattempo è stato
occupato dall’anima del gatto di cui lui ha preso le sembianze.
Sì, perché nella realtà
romanzesca di Haig questi scambi, queste trasmigrazioni
sono la norma, e Barney stesso sotto forma di gatto è costretto a doversi
difendere da altri ex-gatti trasformatisi in umani che lo vogliono nientedimeno
che uccidere. E cosa c’è di più
facile per un “umano” che uccidere un gatto?
Devo dire che, sia pur
destinato a un pubblico giovane, questo romanzo possiede un livello di pathos degno di un buon thriller, e leggendo si sta veramente in
ansia per la sorte del ragazzino
anche se si è consapevoli che alla fine la storia si risolverà bene. Ma Barney
riuscirà a riconvertirsi nella persona che era? O la malefica strega cattiva
arriverà ad ammazzarlo? Ritroverà il padre misteriosamente scomparso? Riuscirà
a far capire alla sua migliore amica che c’è Barney Willow dentro il gatto che lei sta accarezzando? (Sì, ci
riesce, ingegno maschile e potenza intuitiva femminile).
Un romanzetto simpatico che è
riuscito gradevole anche a chi come me non è più un ragazzetto, e sono convinto
che potrebbe piacere anche a qualche blogger
gattofilo di mia conoscenza.
Il Lettore
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