giovedì 26 ottobre 2017

Gli assalti alle panetterie

E continua l’efferato sfruttamento commerciale di nomi illustri.
Invece di promuovere personaggi nuovi e meritevoli (che non venderebbero), dopo Baldini & Castoldi stavolta è il turno di Einaudi di prendere un paio di nomi famosi, in questo caso ancora vivi, arraffare da loro quattro paginette con poco senso e pubblicarle in un volume il cui prezzo di copertina supera di molto il valore intrinseco.
Einaudi (o chi per loro) ha ripescato due vecchi racconti di Haruki Murakami, e nemmeno inediti, scritti nei primi anni ’80, li ha illustrati con qualche schizzo di Igort (al secolo Igor Tuveri — uno dei più conosciuti disegnatori nostrani — probabilmente già sotto contratto con loro) et voilà!, eccoti sfornato un volumetto di una sessantina di pagine alla modica cifra di 15 eurini.
Per due raccontini e qualche scarabocchio. Complimenti.




C’è da dire che i due racconti sono anche simpatici, anche se non eccezionali, niente di che passare alla storia, parliamoci chiaro, ma sono sempre frutto della penna di Haruki Murakami che in questo caso ha immaginato dei rapinatori che spinti dalla fame assaltano delle panetterie per estorcere non soldi ma del semplice pane per placare i crampi. Queste ultime cinque parole sono un modesto inno alle allitterazioni (e dagli…).
Niente di che. Ma scritti bene e testimoni di quel mondo immaginifico un po’ fuori dagli schemi di Murakami anche se risalgono a più di una trentina di anni fa.
Sui quattro schizzi di Igort poco da dire: sono proprio quattro di numero e a qualcuno il suo tratto potrà anche piacere, ma a me non entusiasma. Ho letto alcune sue opere a fumetti e devo dire che di certo si esprime meglio quando lavora su una trama concreta e più lunga.
Comunque, tanto per restare in casa nostra, sempre meglio di Zerocalcare.
Il Lettore 

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