Marco
Malvaldi ha ripreso pari
pari la strada di Andrea Camilleri.
E non solo in campo puramente letterario. Da quando ha scoperto che i suoi
libri vendono non si è più fermato, e continua a pubblicare a raffica un volume dopo l’altro. Romanzi,
rapporti scientifici, resoconti di viaggio, trattati sportivi, saggi
ironico-scientifici, senza dimenticare le guide cittadine. Vorrà raggiungere
anche lui il record delle 100 pubblicazioni come Camilleri?
Ma come criticarlo? Quando
vendi vendi, lo fareste anche voi. C’è solo da augurarsi che la qualità della
sua scrittura (e del suo spirito creativo) non scada nel pattume. Attento
Marco, ci siamo vicini.
In questo Scacco alla torre Malvaldi ci fornisce
una guida a modo suo della città di Pisa,
cercando di convincerci che ci sono cose molto più interessanti da guardare che
limitarsi a correre verso la Torre.
In un libricino poco più che
striminzito il pisano raccoglie i punti più salienti di quella che dovrebbe
essere una gita culturale fatta come si deve in quella città, raccontando
monumenti, luoghi, particolari, dettagli, aneddoti e curiosità sui personaggi
che l’hanno abitata o che la abitano.
Lo stile è il suo solito:
ironico e piacevole da leggere. Per lo meno Malvaldi riesce a essere sempre divertente.
Scade di molto solo nell’ultimo capitolo di questo che lui stesso definisce “una semplice e amichevole descrizione della
mia città”, quando comincia a parlare del Pisa calcio, dei suoi giocatori e
dei suoi tifosi.
E non si è risparmiato sul
banale, e a detta di molti anche sul non veritiero. Su questo io non so che
dire, visto che non sono di quella città. Ma al mio editor il libro è piaciuto. Del resto non poteva essere altrimenti,
visto che lei ha studiato e si è laureata proprio a Pisa, e si sa, gli anni
universitari restano nel cuore.
Il Lettore
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