venerdì 7 luglio 2017

Scacco alla Torre

Marco Malvaldi ha ripreso pari pari la strada di Andrea Camilleri. E non solo in campo puramente letterario. Da quando ha scoperto che i suoi libri vendono non si è più fermato, e continua a pubblicare a raffica un volume dopo l’altro. Romanzi, rapporti scientifici, resoconti di viaggio, trattati sportivi, saggi ironico-scientifici, senza dimenticare le guide cittadine. Vorrà raggiungere anche lui il record delle 100 pubblicazioni come Camilleri?
Ma come criticarlo? Quando vendi vendi, lo fareste anche voi. C’è solo da augurarsi che la qualità della sua scrittura (e del suo spirito creativo) non scada nel pattume. Attento Marco, ci siamo vicini.




In questo Scacco alla torre Malvaldi ci fornisce una guida a modo suo della città di Pisa, cercando di convincerci che ci sono cose molto più interessanti da guardare che limitarsi a correre verso la Torre.
In un libricino poco più che striminzito il pisano raccoglie i punti più salienti di quella che dovrebbe essere una gita culturale fatta come si deve in quella città, raccontando monumenti, luoghi, particolari, dettagli, aneddoti e curiosità sui personaggi che l’hanno abitata o che la abitano.
Lo stile è il suo solito: ironico e piacevole da leggere. Per lo meno Malvaldi riesce a essere sempre divertente. Scade di molto solo nell’ultimo capitolo di questo che lui stesso definisce “una semplice e amichevole descrizione della mia città”, quando comincia a parlare del Pisa calcio, dei suoi giocatori e dei suoi tifosi.
E non si è risparmiato sul banale, e a detta di molti anche sul non veritiero. Su questo io non so che dire, visto che non sono di quella città. Ma al mio editor il libro è piaciuto. Del resto non poteva essere altrimenti, visto che lei ha studiato e si è laureata proprio a Pisa, e si sa, gli anni universitari restano nel cuore.
Il Lettore 

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