domenica 10 gennaio 2016

Occhi di lupo

Un graditissimo regalo che ho ricevuto per Natale è stato questo Occhi di lupo, un fumetto di quelli da conservare incellofanati per la presenza all’interno di una prima pagina personalizzata con disegno autentico e firma dell’autore in originale. Wow! Praticamente una copia unica.




La storia, scritta e sceneggiata da Giovanni Brizzi e realizzata splendidamente da Sergio Tisselli, reca come sottotitolo Un’avventura ai tempi di Annibale, e in pratica narra della battaglia del Trasimeno nella quale i Cartaginesi le suonarono ben bene alle legioni romane.
Mi è cara anche questa storia in sé, perché sullo stesso progetto stavamo lavorando quando il male si è portato via il carissimo amico, disegnatore e artista per il quale scrivevo le sceneggiature. Un saluto, Marco, ovunque tu sia ora. Ricordo che si stava discutendo su quale versione adottare di quelle concernenti il punto esatto in cui la battaglia si è svolta (Passignano? Tuoro? Cortona?) e da quale valle nascosta esattamente fossero sbucati i Cartaginesi piombando sui Romani. Su questo aspetto Brizzi glissa elegantemente non fornendo un’ubicazione esatta, forse per non sbilanciarsi (visto che non ci sono riferimenti storici precisi), e magari non incrinare la sua reputazione di Professore Ordinario di Storia Romana all’Università di Bologna nonché di uno dei massimi esperti proprio della battaglia del Trasimeno.
Il racconto costituisce il primo volume di una trilogia che narra l’attraversamento degli Appennini da parte di Annibale e del suo esercito dando spazio a personaggi poco conosciuti della Storia e prendendo in considerazione aspetti arcani, e perfino esoterici, che dalla Storia non sono proprio  considerati.
Le matite di Sergio Tisselli, disegnatore con all’attivo numerose pubblicazioni, sono splendide, con uno stile realistico impreziosito da una notevolissima colorazione simil-acquerello (non sono riuscito a capire se sia realmente acquerello dato a mano su carta o un lavoro ― fatto molto bene ―al computer), e mostrano un tratto che molto spesso mi ha ricordato, nella meticolosa resa dei particolari nei personaggi storici,  il grande Sergio Toppi.



Purtroppo non sono rimasto altrettanto soddisfatto della sceneggiatura di Brizzi, che a mio parere è caotica e confusionaria, con una caratterizzazione dei personaggi che avrebbe potuto essere migliorata e carente per quanto riguarda cambi di scena e contestualizzazioni. Capisco bene, per esserci passato, che non è facile racchiudere le vicende narrate in sessanta pagine, soprattutto dando ampio spazio alla resa grafica, ma a volte leggendo resta un senso di disagio per la mancanza di chiarezza. Senza contare che in fase di revisione alcuni particolari, come la benda sull’occhio di Annibale che passa inspiegabilmente dal destro al sinistro nel giro di pochi riquadri, mi hanno lasciato un po’ perplesso.
Nel complesso resta comunque un bel fumetto come se ne dovrebbero gustare più spesso.
Il Lettore

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