Buon giorno, buona domenica e
buon 3 gennaio a tutti. Cerchiamo di cominciare bene il 2016 con la recensione
di una raccolta di racconti di Maurizio
De Giovanni, che chiamare libro mi sembra un po’ esagerato visto che sono
solo sei, anzi, 5 + 1, per un totale di una quarantina di pagine.
Il mio editor me li ha
trasmessi in formato elettronico, e
dopo averli letti mi è presa la curiosità e sono andato a spulciare un po’ in
rete. Bene, ad eccezione di questo indirizzo:
dal quale li potete anche scaricare, di questi racconti non c’è
traccia da nessun’altra parte.
E quel che è bello è che non
ce n’è traccia nemmeno nelle biografie di De Giovanni, il che mi lascia perplesso.
Che non sia lo stesso autore del Commissario
Ricciardi? Un omonimo? Mi sembra strano ma tutto è possibile.
Comunque, a parte questo i
racconti sono scritti bene e sono anche piacevoli, sebbene non si possa dire
che lascino il segno. Vari (certo, tuttalpiù sei) sono gli argomenti trattati e
il grado di importanza degli stessi, spaziando dal thriller al surreale, e
dallo stile utilizzato l’autore potrebbe anche essere il napoletano. Visto che
sono gratis, se vi va potete anche cavarvi da soli lo sfizio di provare a
riconoscercelo.
Va be’, resterò con la
curiosità di sapere se sono i suoi, ma intanto ho iniziato un altro libro di
racconti, stavolta più corposo, che per ora mi sta lasciando un po’ perplesso
anche se l’autore è considerato al top
della letteratura mondiale. Vedremo…
Il Lettore
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