martedì 25 settembre 2018

A tu per tu con l’autore


Dopo lunghe discussioni (!) e trattative estenuanti (!!), sabato pomeriggio, alla Biblioteca delle Nuvole, siamo riusciti a presentare i romanzi di Massimo Bertarelli, con l’autore stesso che ci ha onorato della sua presenza in carne ed ossa.
Non è stato facile, perché organizzare la trasferta di uno scrittore ormai affermato dalla settentrionale e lontanissima Monza a una decisamente provinciale cittadina del centro (che per tutti i nordici è comunque profondo sud), ha implicato il mettere in campo doti non comuni di savoir faire diplomatico e capacità relazionali proprie di un manager di multinazionale.
Il problema più grande è stato decidere chi avrebbe saldato il conto della cena conviviale.
Per non apparire scortesi abbiamo lasciato che pagasse tutto lui, l’ospite.
Non sia mai detto che qui al sud asfissiamo quelli che ci vengono a trovare rendendoci troppo invadenti.



A parte gli scherzi è stata una piacevole serata in compagnia di un autore dall’aria seria ma in realtà simpatico e alla mano, che ha parlato in modo interessante delle sue esperienze e del suo percorso letterario. Partendo come spunto dal suo romanzo che ci ha dato modo di entrare in contatto (vedere qui), abbiamo parlato dei suoi romanzi: da Mi chiamo Ugo (qui) a Mi chiamo Simone (qui), le cui copertine sono opera del mitico Claudio Ferracci, e di quel Giallo d’Ischia (qui) che ha fatto conoscere Massimo Bertarelli anche molto più a sud del centro Italia.
Esagerando un pochino ho fatto notare come Massimo stia quasi raggiungendo la notorietà di un Maurizio De Giovanni. Schernendosi, lui ha tenuto a precisare come ancora non sia proprio così, ma in ogni caso gli auguro che ciò avvenga presto.
È stato molto coinvolgente quando ci ha raccontato delle sue esperienze di conduttore di lezioni di scrittura con i reclusi del carcere di Monza, con le quali ha portato alla luce situazioni umane del tutto differenti da quelle davanti alle quali mi trovo io con allievi “normali”, del tutto liberi e non rinchiusi in prigione.
Un pomeriggio piacevole e interessante; più che una presentazione di libri una chiacchierata informale sui problemi della scrittura che mi auguro possa ripetersi presto con nuovi autori e diverse esperienze.
Lo Scrittore



Nessun commento:

Posta un commento