mercoledì 1 agosto 2018

A bocce ferme


Nuova avventura per i vecchietti del Bar Lume. Anche il termine “avventura” è un eufemismo; sarebbe meglio dire “vicenda statica”, perché vista l’età del gruppetto di ottuagenari e passa hanno poco da avventurarsi in giro.
E infatti hanno l’abitudine di risolvere i casi stando comodamente a rompere i cogl a bighellonare all’interno di quello che più che un barretto è diventato un vero e proprio asilo geriatrico.


  

Stavolta hanno a che fare con un vecchio omicidio risalente agli anni della contestazione che, da passati attivisti politici, li fa ritornare alla propria giovinezza, e la vicenda è complicata da problemi di eredità rendendola un poco più elaborata del solito. Ma i vecchietti riusciranno lo stesso a sbrogliarla con l’aiuto del barista Massimo e della sua fidanzata (nonché vicequestore) Alice.
Tra parentesi quest’ultima è il personaggio che convince di meno fra tutti: un poco forzata, come se Malvaldi avesse sentito (ma perché?) il bisogno di metterci la solita storia d’amore che ci sta sempre bene. Allora meglio il rapporto tra Tiziana e Marchino.
Comunque in fin dei conti la solita storia piacevole di Marco Malvaldi: leggera, divertente e di facile lettura, condita di gag (quella dell’elefante mi ha fatto scompisciare dalle risate) a ripetizione e di interventi autoriali in cui Malvaldi si rivolge direttamente al lettore e si commenta da solo. Come qui: “D’altronde, non è che le notizie del quotidiano siano di quelle in grado di risollevare l’umore di una mattinata dello stesso colore del tavolino e della sedia. Come quelle del giorno precedente, del resto. Nessun omicidio, nessuna morte violenta, nessuna sparizione misteriosa, insomma nessuna notizia di quelle veramente interessanti. Non è successo talmente una sega di nulla che la lettura del giornale è stata demandata al dopo pranzo, rendetevi conto voi.”
Romanzetto carino e divertente ma di certo non di quelli epocali della saga nella quale la geriatria e l’umorismo toscano la fanno da padroni.
Il Lettore

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