Una delle primissime cose che
dico a coloro che partecipano ai miei corsi di scrittura creativa è che tutto ciò che esporrò loro è estremamente soggettivo. Possono benissimo non
crederci o non tenerne conto, o fare l’esatto contrario di ciò che cerco loro
di insegnare, e la cosa potrebbe funzionare lo stesso.
Coerente con le mie
convinzioni, ammetto quindi che ognuno possa avere la sua ricetta per cercare
di migliorare il modo di scrivere di qualcun altro, e che non sempre (anzi,
quasi mai), queste ricette possano concordare.
Detto questo, se da una parte
mi sono trovato ad apprezzare alcuni romanzi di Roberto Cotroneo, nel caso di questo Manuale di scrittura creativa (per principianti) sono in totale
disaccordo con troppi dei suoi consigli per poterlo promuovere.
Se in molti consigli ci
troviamo ad esprimere lo stesso concetto, in altri siamo dalle parti opposte
della barricata, come quando Cotroneo sostiene di non preoccuparsi se non si sa
come va a finire il libro che stiamo scrivendo: proseguiamo a scrivere,
continuiamo, qualcosa ne verrà fuori. Io sono del parere opposto, e ritengo che
è sempre meglio avere un progetto organico a priori, possibilmente strutturato,
per non rischiare di impantanarsi senza poi riuscire a tirarne fuori i piedi. Naturalmente
sono valide anche tutte le infinite sfumature
di grigio di questo pensiero, e il parlarne qui ci porterebbe ad essere
nettamente out of topic.
Cotroneo inizia questo
manuale con alcuni consigli a carattere
generale come il precedente, per poi passare ad analizzare alcuni aspetti più
specifici dello scrivere, come ad esempio il particolareggiare le descrizioni
(di personaggi o ambienti). E lo fa riportando dei brani scritti da lui stesso per ogni esempio che
voleva illustrare.
Ho trovato questa parte
estremamente noiosa e da un certo
punto di vista anche abbastanza sterile, anche se non nego che qualcuno
potrebbe anche trovarla utile (l’ho detto o no che mi piace essere coerente?),
ma a me è servita solo a velocizzare la lettura del libro con il saltarli
direttamente dopo aver visto di cosa trattavano.
Come manuale a me ha quindi
portato poco, se non vedere come la pensa un altro scrittore interessato del
tema, ma non dubito che a qualcuno possa servire a prendere qualche piccolo
spunto tra molti da scartare.
Come si fa con tutti i
manuali di questo tipo.
Il Lettore
Nessun commento:
Posta un commento