martedì 5 dicembre 2017

Sale – Una biografia

In questo libro di Mark Kurlanski il protagonista è il sale.
Il semplice sale, il cloruro di sodio, o NaCl, per dirla in modo scientifico. Un semplice atomo di Sodio e un semplice atomo di Cloro che si uniscono a formare una delle molecole più utili in assoluto alla sopravvivenza dell’Uomo.
Che cosa sarebbe una frittura di pesce senza sale? Sì, va be’, anche una goccia di limone non guasterebbe, ma per adesso accontentiamoci.




Fin dall’alba dell’uomo il sale è stato fondamentale per noi uomini. Probabilmente è una cosa che abbiamo imparato guardando gli animali che leccavano le rocce. Qualche nostro antenato se ne sarà chiesto il perché e avrà provato a farlo anche lui. Sorpresa! Che buon sapore in bocca! Questa cosa ha una certa ragion d’essere, fammici studiare sopra.
Lo studio ha ben presto coinvolto tutto il mondo conosciuto: il sale è diventato un prodotto basilare, una merce di scambio ricercata, una moneta corrente. Oltre che per dare sapore ai cibi si scoprì presto che era indispensabile per la conservazione degli stessi (così come dei cadaveri), e questo ne fece un minerale prezioso.
Gli uomini si sono ingegnati a ideare i più svariati metodi per ottenerlo: dall’impiantare saline alle prospezioni per individuare miniere di salgemma, ed esercitare il controllo sul mercato del sale diventò fin dalla preistoria uno strumento politico per arricchire popoli e tenere soggiogate altre nazioni. A causa del sale si scatenarono guerre, furono fomentate ribellioni, si promossero rivoluzioni, e tutto il mondo ne fu interessato.
Mark Kurlanski ripercorre appunto la storia di tutto il mondo esplorandolo partendo dalla prospettiva del sale. Dall’antica Cina alle Americhe passando per la Mesopotamia, per l’antico Egitto, per l’intera Europa fino all’Oceania (e tralasciando il solo Antartide), Kurlanski ripercorre tutta la storia del mondo senza dimenticare di inserire spesso modi e ricette in cui il sale viene utilizzato, sia per i cibi che per conservare qualche mummia a tempo indefinito.
Libro molto interessante ma con appena appena troppe informazioni, che dovresti avere una capacità di memoria sopra le righe per poterne ritenere perlomeno una parte.
Certo, essendo nato e cresciuto nel bel mezzo del Mediterraneo, in effetti non è che mi sia di immediata utilità il venire a conoscenza di tutte le tecniche groenlandesi della salatura delle aringhe, ma tutto serve ad accrescere il concetto di cultura generale, no?
Il Lettore 

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