Come di consueto ogni tanto,
soprattutto dopo una serie di romanzi che anche se decenti non mi hanno
entusiasmato, sento il bisogno di leggere un bel saggio preferibilmente
scientifico, e stavolta mi sono dedicato al re della fantascienza nonché
principe della divulgazione scientifica, quel Isaac Asimov che con più di duecentosettanta
libri al suo attivo può considerarsi a pieno titolo uno degli scrittori più
logorroici mai esistiti.
Saggio leggero, stavolta, di
pura divulgazione: una raccolta di brevi
articoli che sono stati pubblicati a corredo del romanzo di turno su vari
numeri della rivista di fantascienza Urania
dal 1972 al 1994, e nei quali Asimov dà sfogo alla sua insana passione di
rendere edotti i profani dei misteri della scienza nelle branche in cui era
ferrato.
Si parla quindi soprattutto
di astronomia (con una condanna continua rivolta a tutti coloro che si affidano
all’astrologia), ripercorrendo le varie scoperte fatte negli ultimi secoli che
hanno permesso di stabilire se una lucina
puntiforme infinitamente lontana da noi sia una gigante rossa o una quasar,
con frequenti incursioni nella fisica nucleare, nella storia della scienza, nella
geologia e, ovviamente visto chi è l’autore, nella cibernetica e nella
robotica.
Saggi leggeri che mi ha fatto
piacere leggere anche se conoscevo già la maggior parte dei concetti spiegati,
ma il rinfrescarsi le idee non fa mai male, chissà, c’è sempre il rischio di
scordarsi come stanno veramente le cose e di finire col credere che la Stella Polare stia davvero sempre ferma
e inamovibile al proprio posto.
Se siete curiosi lo potete
trovare del tutto gratis in formato elettronico qui:
Lo consiglio soprattutto a
coloro che ogni mattina leggono il proprio oroscopo.
Alla prossima!
Il Lettore
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