venerdì 4 gennaio 2019

C’è spazio per tutti


Sottratto senza scrupoli di sorta a mio figlio prima ancora che entrasse in casa anch’esso come strenna di Natale.
Non per me ma questo è il meno.
Portato con me sotto le coperte.
Mi sono messo subito a sfogliarlo.
E a ridere.



L’ennesima chicca del geologo redento ci porta fuori dall’atmosfera terrestre con un volume cartonato nel quale Ratman va a fare compagnia all’astronauta italiano Paolo Nespoli in una missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Quest’opera non è il solito fumetto comico del disegnatore pisano, ma una vera e propria opera divulgativa che racchiude tutta la filologia dell’esplorazione spaziale dai primi tentativi ai giorni nostri, tanto è vero che ad Ortolani è stata commissionata dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Quindi la scienza c’è, ma questo non toglie spazio all’umorismo che vi viene riversato a piene mani dalla verve di Leo Ortolani tramite il suo personaggio più riuscito: un Ratman nella versione in assenza di gravità.
Anche se l’autore avverte che nel volume c’è meno comicità del solito (per lasciare più spazio alla tecnica e alla scienza), io ho riso dall’inizio alla fine. Paolo Nespoli, al contrario di come siamo abituati a vederlo nel corso delle sue missioni, sempre allegro e sorridente, nel fumetto è dipinto come uno scienziato serissimo e burbero, pienamente compreso nel suo ruolo, che si scontra con la totale incapacità esibita dal topastro in qualsiasi sua estrinsecazione .



Questa non è la prima volta comunque che il cartoonist dalla battuta fulminante si mette a scrivere su questioni importanti. Dopo le serie a fumetti e le numerosissime parodie Ortolani si è cimentato anche in opere di scienza divulgativa, per fortuna non abbandonando il suo umorismo.

Che secondo me è eccezionale.
Sigh, ora mi toccherà di riprendere l’interminabile romanzo storico…

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