Richard
Phillips Feynman è stato
un celebre fisico deceduto nel 1988. Ha fatto parte del progetto Manhattan per la costruzione della prima bomba atomica, ha
conseguito il Premio Nobel per la Fisica
nel 1965 per l'elaborazione dell'elettrodinamica
quantistica e in seguito è diventato un esperto di nanotecnologie.
Sicuramente un grande fisico.
Come scrittore è meglio che
lasciamo perdere.
Mi sono imbattuto in questo
libro dal sottotitolo Vita e avventure
di uno scienziato curioso per caso, girellando in rete, e visto che era gratis l’ho scaricato subito perché
avrebbe potuto interessarmi. Per richiamarmi avevano anche scritto che era
divertentissimo, e desiderando leggere un libro divertente non me lo sono
lasciato sfuggire. Purtroppo non ha soddisfatto le attese.
Un libro veramente brutto, che si capisce benissimo perché
lo diano via gratis.
Sarò obiettivo: in realtà il
libro non sarebbe neanche di Feynman, perché non è altro che un resoconto delle
chiacchierate intercorse tra lui e
l’amico Ralph Leighton, suo compagno
di performance percussionistiche. Quindi
la scrittura sarebbe opera di questo Leighton, che non avrebbe fatto altro che
scrivere attingendo ai ricordi (o forse sotto dettatura da un registratore).
E questo si sente.
In queste chiacchierate (con
un solo oratore) Feynman parla di se
stesso, dall’infanzia all’età adulta, raccontando aneddoti, situazioni di
vita e del suo amore per la scienza e la tecnica che lo ha portato ad essere un
fisico da premio Nobel. Roba terra
terra che tutti sono passati per qualche situazione simile a quelle riportate. Magari
farci la chiacchierata sarà stato anche piacevole, ma narrarle ad altri non ha
raggiunto proprio lo scopo desiderato. Per di più molte di quelle vicende sono
anche raccontate male. Insieme ad episodi che lasciano il tempo che trovano, oltre
alla banalità, addirittura qualche volta non si capisce del tutto la situazione
e rimangono una miriade di dubbi irrisolti.
Da un premio Nobel che era a Princeton insieme ad Albert Einstein e ha fatto parte con Julius Robert Oppenheimer del gruppetto di Los Alamos, mi sarei
aspettato qualcosina di più anche in campo letterario.
Magari sarà stato anche una
persona divertentissima, non lo metto in dubbio, ma di sicuro né Mr. Feynman né
il suo amico erano questi gran narratori.
Va be’, pazienza, passiamo
oltre.
Il Lettore
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