venerdì 8 novembre 2013

Una bistecca

Certo che il titolo è proprio brutto, uno dei più brutti titoli che mi sia mai capitato di incontrare. Anche se il significato è identico, molto meglio l’originale inglese: A Piece of Steak. Eppure questo breve racconto, nonostante il titolo e seppur tristissimo, è un gioiellino, una perla in vendita alla modica cifra di 3.90 €.

Non sarebbe potuto essere altrimenti, visto chi ne è l’autore.


Nella sua breve vita Jack London ha scritto capolavori come Il richiamo della foresta, Zanna Bianca o Martin Eden, e con questo breve racconto esplora il mondo della boxe entrandovi con sicurezza, con una conoscenza della psicologia e delle tecniche come se fosse egli stesso un professionista anche in quest’altra arte.
Oltre ad essere una denuncia della povertà, la storia narra dell’ultimo incontro dell’anziano pugile Tom King, un poveraccio campato sempre di pugilato ed espedienti, e ne analizza approfonditamente l’aspetto psicologico in una neanche tanto celata allegoria del tempo che passa, di quelli che sono vantaggi e svantaggi della gioventù e della vecchiaia. London lo fa con un’acutezza rimarcabile, con una crudezza che rievoca il destino ineluttabile di ciascuno di noi.
Il racconto è triste, e non potrebbe essere altrimenti, ma anche delicato e pieno di umanità senza essere compassionevole. Pur nella sua brevità, è uno di quegli scritti che restano impressi in maniera indelebile, dopo aver letto i quali si guarda la vita, e la boxe in particolare, con altri occhi.
Tra l'altro è piaciuto anche a mio figlio: lettura obbligata, dal momento che ha cominciato a praticare il pugilato.
Il Lettore

Nessun commento:

Posta un commento