Questa volta è stato grazie
alle fantastiche allieve (ve lo
avevo detto che erano tutte donne?) del mio primo corso di scrittura creativa
che ho conosciuto un “nuovo” autore cult,
del quale non sospettavo minimamente l’esistenza.
Il
professore va al congresso
mi è stato regalato (insieme ad una carinissima filastrocca della quale sono il
protagonista e che dimostra inequivocabilmente la bravura delle partecipanti oltreché la riuscita del corso stesso…)
durante la cena con la quale abbiamo salutato la fine del corso, e tale
pensiero gentile mi ha emozionato non poco.
David
Lodge è considerato un
Autore-cult, dicevo, alla pari di un Bill
Bryson o di un Robert Pirsig,
talmente di culto da aver scomodato per la prefazione italiana una personalità
del calibro di Umberto Eco che ti
avverte che stai tenendo tra le mani uno dei libri più divertenti degli ultimi
anni. Ora, alle prefazioni, anche se scritte da Eco, bisogna sempre credere con
beneficio d’inventario, ma in effetti il romanzo divertente lo è davvero, non
solo nel prendere in giro l’ambiente accademico universitario riducendo
l’attività congressuale alla frenetica ricerca
del modo per infilarsi dentro i letti altrui o di abbuffarsi il più possibile,
ma anche per l’atmosfera picaresca e vagamente irreale, e le trovate narrative
diluite su 400 pagine.
Il
professore va al congresso
mette in mostra una miriade di personaggi dei quali Lodge illustra storie e
difetti in una moltitudine di sottotrame che finiscono per ricollegarsi tutte
al filo portante del romanzo che, come succede nei temi di cui i congressisti
discutono nel corso dei loro convegni, si può ricondurre al romanzo epico, con
la disperata ricerca dell’anima gemella da parte dell’eroe di turno in una
mirabolante serie di avventure dislocate in tutto il globo.
In quella che è quasi metaletteratura il romanzo parla di se
stesso, e l’autore lo riempie di citazioni letterarie, di storie individuali
che non sono altro che rivisitazioni di saghe cavalleresche di autori famosi, e
lo fa con uno stile asciutto ed efficace che non gli impedisce di arricchire la
narrazione con episodi magari a prima vista estranei alla corrente principale
ma che invece finiscono con il mostrarsi necessari ad essa.
David
Lodge sa mostrare anche
nel raccontare, è capace di riallacciarsi con una trovata geniale ad un
personaggio lasciato anche decine di pagine prima e tiene sotto controllo tutti
i protagonisti come un abile marionettista. La sua capacità di mostrare è tale,
che dopo aver descritto come un’addetta al check-in
dell’aeroporto di Stansted distribuisca i posti a bordo dell’aereo sulla base
dell’istintiva simpatia o antipatia che le ispira il viaggiatore, per tutto il
libro, nel momento ad esempio in cui leggi che un tipo scostante si è trovato
seduto vicino a un ragazzino pestifero a bordo di un 747, tu non puoi fare a
meno di sorridere pensando a quella ragazza e a quanto il tipo le debba essere
riuscito antipatico…
Senza contare che in questo
libro ho incontrato una delle scene con il più alto contenuto di erotismo fine che
mi sia mai capitato di leggere.
Insomma, un
libro intelligente, finemente ironico, con quell’acume penetrante permeato di understatement
che alla fine ti lascia ampiamente soddisfatto.
Grazie,
ragazze!
Il Lettore
Mumble... mumble... fammi fare un po' di conti... son ragioniere...
RispondiElimina1 Questa volta è stato grazie alle fantastiche allieve (ve lo avevo detto che erano tutte donne?) + 1 Il professore va al congresso regalato al prof del corso di scrittura + 1 Senza contare che in questo libro ho incontrato una delle scene con il più alto contenuto di erotismo fine che mi sia mai capitato di leggere + 1 Grazie, ragazze + 1 Lo ammetto, sono un tantino maliziosetto... + 1 Mi hanno sempre affascinato i messaggi subliminali...
Sei capace di far di conto da solo o ti serve un file di Excel?
:-)
Ma che malizia...! Rimango allibito, ma che dire, basito! Io mai, ma che dico, mai! mi sarei sognato di lanciare messaggi subliminali... e poi non sono nemmeno ragioniere... :-) :-)
Elimina:-) dicono che non ci sia peggior sordo di chi non vuole sentire.
RispondiEliminaI messaggi subliminali non li hai lanciati tu... te li hanno lanciati.
Prof, capisci a me e non fare lo gnorri!
:-
E già, e certo... e secondo te, con tutte che mi leggono e, soprattutto, con mia moglie che non si lascia sfuggire un post, io posso permettermelo, di non fare lo gnorri?
EliminaOps...
Elimina:-) :-) :-)