giovedì 21 febbraio 2019

L’assassinio del Commendatore – Libro secondo


Letto in due giorni.
Questo Metafore che si trasformano soddisfa del tutto quelle aspettative che erano state innescate con il primo volume. Nulla da criticare, solo da elogiare.
Due romanzi che sia pure lunghetti si leggono in un lampo. Ma viene da pensare su questa scelta di dividerli perché, per esempio, nell’edizione inglese sono usciti in un unico libro, e del resto 400 + 400 pagine o poco più non sono poi nulla di troppo trascendentale per un solo volume.



Dicevo che Haruki Murakami assomiglia sempre di più a un buon vino: più invecchia e più migliora.
Un intero universo popolato di situazioni e personaggi particolari che restano scolpiti nella memoria, a partire da questo enigmatico quadro che dà origine alla vicenda per terminare con un finale che sorprende per la sua inusuale semplicità.
Un’opera veramente soddisfacente, sia come invenzione sia per la scrittura superlativa. Considerate che dopo quest’opera mi sono messo a leggere un thriller leggero di uno dei più venduti autori contemporanei e mi sembra scritta col piccone, a confronto.
Questo è l’effetto che fa una persona che scrive magnificamente: dopo, tutto il resto è noia.
Il Lettore




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