Avete presente quando i due
protagonisti si baciano… ed è l’apocalisse? L’apoteosi, i fuochi d’artificio,
rulli di tamburi, musiche paradisiache, profumi inebrianti, scoppiettìi in
testa, esplosioni a catena, inarrestabili erezioni e scioglimento dei sensi,
laghi tra le gambe fino a sentirsi del tutto sfinite, e tutto per un semplice
bacio! Cavolo, magari, ci sarebbe da augurarsi. Oltretutto se i due sono
bellissimi e affascinanti. Aricavolo, lo voglio anch’io, dov’è che si deve
firmare?
Il problema è che i due
protagonisti di questo ridicolo thriller di Pamela Clare si baciano ogni due o tre minuti e ogni volta è
l’accensione di un fiammifero che dà fuoco alle pagine (a detta della
pubblicità di copertina), così scottante che per non ustionarti le dita dopo un
po’ sei costretto a posare il libro e rifugiarti nel fazzoletto. Direi meglio per
soffocare le risate, o impedire i conati di vomito.
Lui è un poliziotto sotto
copertura, alto, bello, misterioso e invincibile, incredibilmente affascinante,
innamorato e protettivo, pressoché
perfetto. Lei una giornalista testimone di un omicidio, strafiga (ma guarda
un po’!), coraggiosa e bravissima ma imbranata quel tanto da apparire del tutto
deficiente, con evidenti problemi di ritenzione
uterina non appena lui fa l’atto di comparire all’orizzonte. Entrambi
affetti da grossi problemi personali che li dovrebbero rendere doppiamente
interessanti e dalla capacità innata di ficcarsi continuamente nei casini,
oltre ad un nemico comune sotto forma di uno spietato delinquente assassino e
stupratore. Come potrebbe non sbocciare l’amore?
In Obiettivo pericoloso questa tale Pamela Clare mette in scena un sexi-thriller
stuccoso fino allo stomachevole, costruito con tutta la serie di stereotipi che
hanno fatto la fortuna delle Cinquanta
sfumature e condito da scene di sesso scritte ad uso e consumo di
giovanette (e meno giovani) sull’orlo del calore e desiderose di incontrare
l’uomo della loro vita sotto forma di quel poliziotto che le farà sciogliere
senza ritegno, sì, ma che per fortuna è giustificato dall’amore smisurato che
prova irrefrenabilmente nei loro confronti. Eccheccazzo. Mica ci si può
sciogliere così per uno che poi ti pianta per una più bruttina di te o che
prima o poi si accorge che sei completamente cretina!
Sì, penso che “ridicolo” sia la definizione giusta per
questo romanzetto in cui, oltre ai personaggi ricalcati dai più comuni clichet, l’autrice indugia in una trama
decisamente scontata, in un linguaggio discutibile, in accadimenti improbabili,
nella ricerca di fatti sensazionalistici e nel continuo ricadere sul sesso per
rendere il tutto più piccante ma con il risultato invece di finire nel melenso
e nel paradossale.
Ho retto fino a un terzo, poi
non ce l’ho fatta più: adiòs, señora
Clare, evidentemente il target per il
quale hai scritto questo romanzo non contemplava la categoria maschio,
italiano, maturo, scafato ed erudito un minimo.
Il Lettore
anche per me è stato stuccoso ma volevo conoscere l'opinione di un esperto
RispondiEliminaL.
Sono contento che siamo d'accordo... buone letture!
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