giovedì 2 aprile 2015

Obiettivo pericoloso

Avete presente quando i due protagonisti si baciano… ed è l’apocalisse? L’apoteosi, i fuochi d’artificio, rulli di tamburi, musiche paradisiache, profumi inebrianti, scoppiettìi in testa, esplosioni a catena, inarrestabili erezioni e scioglimento dei sensi, laghi tra le gambe fino a sentirsi del tutto sfinite, e tutto per un semplice bacio! Cavolo, magari, ci sarebbe da augurarsi. Oltretutto se i due sono bellissimi e affascinanti. Aricavolo, lo voglio anch’io, dov’è che si deve firmare?




Il problema è che i due protagonisti di questo ridicolo thriller di Pamela Clare si baciano ogni due o tre minuti e ogni volta è l’accensione di un fiammifero che dà fuoco alle pagine (a detta della pubblicità di copertina), così scottante che per non ustionarti le dita dopo un po’ sei costretto a posare il libro e rifugiarti nel fazzoletto. Direi meglio per soffocare le risate, o impedire i conati di vomito.
Lui è un poliziotto sotto copertura, alto, bello, misterioso e invincibile, incredibilmente affascinante, innamorato e protettivo, pressoché perfetto. Lei una giornalista testimone di un omicidio, strafiga (ma guarda un po’!), coraggiosa e bravissima ma imbranata quel tanto da apparire del tutto deficiente, con evidenti problemi di ritenzione uterina non appena lui fa l’atto di comparire all’orizzonte. Entrambi affetti da grossi problemi personali che li dovrebbero rendere doppiamente interessanti e dalla capacità innata di ficcarsi continuamente nei casini, oltre ad un nemico comune sotto forma di uno spietato delinquente assassino e stupratore. Come potrebbe non sbocciare l’amore?
In Obiettivo pericoloso questa tale Pamela Clare mette in scena un sexi-thriller stuccoso fino allo stomachevole, costruito con tutta la serie di stereotipi che hanno fatto la fortuna delle Cinquanta sfumature e condito da scene di sesso scritte ad uso e consumo di giovanette (e meno giovani) sull’orlo del calore e desiderose di incontrare l’uomo della loro vita sotto forma di quel poliziotto che le farà sciogliere senza ritegno, sì, ma che per fortuna è giustificato dall’amore smisurato che prova irrefrenabilmente nei loro confronti. Eccheccazzo. Mica ci si può sciogliere così per uno che poi ti pianta per una più bruttina di te o che prima o poi si accorge che sei completamente cretina!
Sì, penso che “ridicolo” sia la definizione giusta per questo romanzetto in cui, oltre ai personaggi ricalcati dai più comuni clichet, l’autrice indugia in una trama decisamente scontata, in un linguaggio discutibile, in accadimenti improbabili, nella ricerca di fatti sensazionalistici e nel continuo ricadere sul sesso per rendere il tutto più piccante ma con il risultato invece di finire nel melenso e nel paradossale.
Ho retto fino a un terzo, poi non ce l’ho fatta più: adiòs, señora Clare, evidentemente il target per il quale hai scritto questo romanzo non contemplava la categoria maschio, italiano, maturo, scafato ed erudito un minimo.
Il Lettore 

2 commenti:

  1. anche per me è stato stuccoso ma volevo conoscere l'opinione di un esperto
    L.

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  2. Sono contento che siamo d'accordo... buone letture!

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