Non capita spesso, e per
indagarne le ragioni prima o poi ci scriverò sopra un post, ma ogni tanto mi
piace tornare ai classici, anche se
la maggior parte delle volte poi finiscono con l’annoiarmi. Anche qualche giorno
fa, tanto per farvi capire come mi prendano questi schiribizzi, in libreria ho
preso in mano una copia del Paradise
Lost di John Milton e mi sono
messo a leggerne i blank verses in
lingua originale: bellissimi, in particolare la prima pagina.
Ma, forse per la
centocinquantottesima volta in vita mia, ho pensato che leggerlo per intero
sarebbe stato veramente troppo
impegnativo e ho finito per lasciarlo lì. Andrà per la centocinquantanovesima,
forse.
Ma qualcos’altro ha risvegliato la mia curiosità…
1 – Come anticipato, il
libro oggetto di questa Mistery box (eh
sì, mi sono lasciato traviare da Masterchef…),
è un classico, e di conseguenza lo conoscerete tutti (almeno per sentito dire…).
2 – L’autore era francese, e pubblicava sotto uno
pseudonimo (un nom de plume, tanto
per restare oltralpe).
3 – Il genere del romanzo è
fantastico (nel senso di
fantasioso…), ma sotto sotto, come sempre nel caso delle opere importanti, il
contenuto è una serie di allegorie che denunciano le situazioni sociali e le
correnti di pensiero dominanti dell’epoca.
4 – Ma se il protagonista
del romanzo fosse vissuto in quest’Italia odierna, con tutta probabilità non ci
sarebbe riuscito proprio, ad essere coerente con se stesso.
5 – Il racconto in
questione è stato ripreso innumerevoli volte da autori successivi e citato in
un numero infinito di opere, e da esso hanno tratto almeno tre film e un’opera
musicale .
E voi? Cosa ne pensate dei
classici?
Buon primo giorno d’inverno!
Freereader
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