Questo libretto mi ha incuriosito fin da quando ne ho
adocchiato il titolo, e quando un libro ti incuriosisce c’è poco da fare, ci
pensi e ci ripensi, fino a quando a un certo punto ti stufi e l’oggetto finisce
con l’incrementare il già congruo numero di volumi sullo scaffale della
libreria dedicato alle religioni, filosofie e arti marziali orientali.
Ad attirarmi sarà stata
l’accattivante metafora che costituisce il sottotitolo: Spazziamo via la polvere e le nubi dell’anima, o il fatto che a
casa le lavatrici le mando io?
La ragione vera è che le
filosofie orientali mi hanno sempre affascinato e mi piace spesso leggere testi
che cercano di spiegarle, dai più famosi come il celeberrimo Il Tao della fisica di Fritjof Capra o il serissimo Saggi sul buddismo Zen di Daisetz Teitaro Suzuki, ai più leggeri
e divulgativi quali Il terzo occhio
di T. Lobsang Rampa, Lo Zen e il tiro con l’arco di Eugene Herrigel passando per Il Libro dei Cinque Anelli di Miyamoto Musashi o L’arte della guerra di Lao
Tzu per finire con il Siddharta
di Hermann Hesse. E potrei
continuare a citare titoli per parecchie altre pagine.
Questo di Keisuke Matsumoto, al di là
dell’operazione commerciale – sì, c’è anche questo da dire, perché un libretto
così, anche se può non sembrare, in realtà vende parecchio – è un simpatico e
abbastanza interessante resoconto delle procedure di pulizia all’interno di un
monastero buddista, e l’autore estende ogni tecnica, dallo spazzare la propria
cella al piegare gli asciugamani, fino ad applicarla affinché sia di giovamento
alla propria salute spirituale. Con una similitudine parecchio ampia, sarebbe
un po’ come fare ginnastica sul posto di lavoro.
In pratica è l’ennesimo
tentativo di applicare le filosofie orientali al mondo occidentale, utilizzando
la pratica buddista per il miglioramento di noi stessi e la risoluzione degli
innumerevoli problemi che ci si presentano quotidianamente. La metafora
azzeccata: pulire la propria casa è come purificare la propria mente, ricorda
quello che i seguaci del buddismo zen chiamano “lo zen di tutti i giorni”, cioè il cercare di essere sempre
consapevoli di se stessi e di ciò che ci accade intorno in ogni momento della
giornata.
Senza guardarci, mi
sapreste dire di che colore avete le calze oggi?
Ecco, appunto.
Il Lettore
Ad attirarti è stata la possibilità di dedicarmelo!
RispondiEliminaLa Lettrice
Cara Lettrice, magari bastasse una dedica per spingere qualcuno a fare qualcosa...
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