mercoledì 18 giugno 2014

Lezioni (semiserie) di Scrittura Creativa – Seconda puntata


2 – LEGGERE
La prima cosa da fare per poter mettersi a scrivere non è prendere in mano foglio e penna, ma aprire un buon libro e incominciare a leggere. Anzi, questa è una cosa che avrebbe dovuto già essere stata fatta a priori. Se ora divorate un bel giallo, magari quell’unico libro all’anno che leggete, e magari vi piace talmente tanto che sull’onda dell’entusiasmo siete indotti a ipotizzare accidenti che bello! Quasi quasi ne scrivo uno anch’io…  Eccheccivuole!
Ecco, lasciate pure perdere, non è così che funziona.
Premessa: considerate che, secondo le statistiche attuali, qui in Italia un “Alto Lettore” legge una media di dodici libri all’anno. Ridicolo! Non oso pensare a quanti libri legga un “Basso Lettore”. E poi ci si lamenta dell’ignoranza dilagante.
Seneca sosteneva che, prima di poter pensare di scrivere qualcosa, una persona dovrebbe aver letto almeno 600 libri. Bagaglio culturale personale. Come quantità a me sembra proprio il minimo; forse andava bene per l’epoca in cui Seneca l’ha pensata, duemila anni fa. Ma ammettendo che seicento libri bastino e se ne vogliamo trarre una conclusione, ne deriva che un “Alto Lettore” medio, ammettendo che abbia imparato a leggere a 6 anni, dovrebbe pensare di poter mettersi a scrivere solo dopo aver festeggiato il suo cinquantaseiesimo compleanno. Se penso a Melissa P. mi viene un po’ da ridere. Quanti libri potrà avere mai letto prima di essersi messa a scrivere (!) Cento colpi di spazzola… ? Ma forse il suo ghostwriter, lui sì, ne avrà letti qualche migliaio…
Voi quanti libri leggete all’anno? Sinceri. Spero che mi rispondiate trenta o quaranta, che significa in media uno ogni dieci giorni. Ma mi accontenterei anche di venti, che rappresenterebbero una base per poter cominciare a scrivere una volta oltrepassati i trentasei anni di età. Ora non vi chiederò quanti anni avete, ma fate un esame di coscienza…
Questo è un modo come un altro per arrivare al nocciolo di ciò che intendevo dire: per scrivere occorre esperienza, sia di vita che soprattutto di lettura. Potreste obiettare che Emilio Salgari non si è mai recato nei luoghi in cui ha ambientato i suoi romanzi, o che Isaac Asimov e Ernest Hemingway già scrivevano benissimo a 21 anni; è vero, ma le eccezioni esistono per quasi tutte le regole. Sul serio ritenete di poterne fare parte?
Eppure, leggere è il solo modo di imparare a scrivere. Il modo “basilare”. Bisogna leggere molto, moltissimo, come tirocinio ad un buono stile di scrittura. Leggere tutto e di tutto, per rendersi conto di come scrivono gli altri, per imparare la differenza tra brani buoni e cattivi, per non scrivere di cose già scritte, per poter redigere passi fluidi. Per imparare.
Quindi, se non l’avete ancora fatto, o se non l’avete fatto abbastanza, cominciate pure a leggere, e poi continueremo il discorso. Stephen King ha scritto: “Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare queste realtà, non conosco scorciatoie”.
Intanto leggete, dello scrivere ne parleremo in seguito. Sul che cosa e quale autore leggere potrete trovare qualche dritta in questo stesso blog.
E comunque no: Novella 2000 non rientra fra i testi consigliati. Altre domande?

Lo Scrittore Insegnante

4 commenti:

  1. Le tue lezioni di scrittura sono piene di buon senso (purtroppo non leggo più quanto vorrei, ma da Natale a ora ho divorato una dozzina di libri)

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    1. Grazie, non finirò mai di ripeterlo:leggere, leggere, leggere...

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  2. Io viaggio sugli ottanta l'hanno, saccheggio bibliotteche, leggo parecchi editi da piccole case editricci, scrivo sempre meno, mi pare di notare una certa involuzzione, ha volte mi domando come mai non mi pubbliccano, e ultimmamente mi anno consigliato un libro di gramatica. Non ci capisco il perche.
    :-)
    Sagge parole... leggere, leggere e ancora leggere.

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