2 – LEGGERE
La prima cosa da fare per
poter mettersi a scrivere non è prendere in mano foglio e penna, ma aprire un buon libro e incominciare a
leggere. Anzi, questa è una cosa che avrebbe dovuto già essere stata fatta a
priori. Se ora divorate un bel giallo, magari quell’unico libro all’anno che
leggete, e magari vi piace talmente tanto che sull’onda dell’entusiasmo siete
indotti a ipotizzare accidenti che bello!
Quasi quasi ne scrivo uno anch’io… Eccheccivuole!
Ecco, lasciate pure
perdere, non è così che funziona.
Premessa: considerate che,
secondo le statistiche attuali, qui in Italia un “Alto Lettore” legge una media di dodici libri all’anno. Ridicolo! Non
oso pensare a quanti libri legga un “Basso Lettore”. E poi ci si lamenta
dell’ignoranza dilagante.
Seneca sosteneva che, prima di poter pensare di
scrivere qualcosa, una persona dovrebbe aver letto almeno 600 libri. Bagaglio culturale personale. Come quantità a me sembra
proprio il minimo; forse andava bene per l’epoca in cui Seneca l’ha pensata,
duemila anni fa. Ma ammettendo che seicento libri bastino e se ne vogliamo
trarre una conclusione, ne deriva che un “Alto Lettore” medio, ammettendo che
abbia imparato a leggere a 6 anni, dovrebbe pensare di poter mettersi a
scrivere solo dopo aver festeggiato il suo cinquantaseiesimo compleanno. Se
penso a Melissa P. mi viene un po’
da ridere. Quanti libri potrà avere mai letto prima di essersi messa a scrivere
(!) Cento colpi di spazzola… ? Ma
forse il suo ghostwriter, lui sì, ne
avrà letti qualche migliaio…
Voi quanti libri leggete
all’anno? Sinceri. Spero che mi
rispondiate trenta o quaranta, che significa in media uno ogni dieci giorni. Ma
mi accontenterei anche di venti, che rappresenterebbero una base per poter
cominciare a scrivere una volta oltrepassati i trentasei anni di età. Ora non
vi chiederò quanti anni avete, ma fate un esame di coscienza…
Questo è un modo come un
altro per arrivare al nocciolo di ciò che intendevo dire: per scrivere occorre esperienza, sia di vita che soprattutto
di lettura. Potreste obiettare che Emilio
Salgari non si è mai recato nei luoghi in cui ha ambientato i suoi romanzi,
o che Isaac Asimov e Ernest Hemingway già scrivevano
benissimo a 21 anni; è vero, ma le eccezioni esistono per quasi tutte le
regole. Sul serio ritenete di poterne fare parte?
Eppure, leggere è il solo modo di imparare a
scrivere. Il modo “basilare”. Bisogna
leggere molto, moltissimo, come tirocinio ad un buono stile di scrittura.
Leggere tutto e di tutto, per rendersi conto di come scrivono gli altri, per
imparare la differenza tra brani buoni e cattivi, per non scrivere di cose già
scritte, per poter redigere passi fluidi. Per imparare.
Quindi,
se non l’avete ancora fatto, o se non l’avete fatto abbastanza, cominciate pure a leggere, e poi
continueremo il discorso. Stephen King ha scritto:
“Se volete fare gli scrittori, ci sono
due esercizi fondamentali: leggere e scrivere molto. Non conosco stratagemmi
per aggirare queste realtà, non conosco scorciatoie”.
Intanto leggete, dello scrivere ne parleremo in seguito. Sul che
cosa e quale autore leggere potrete trovare qualche dritta in questo stesso blog.
E comunque no: Novella 2000
non rientra fra i testi consigliati. Altre domande?
Lo Scrittore Insegnante
Le tue lezioni di scrittura sono piene di buon senso (purtroppo non leggo più quanto vorrei, ma da Natale a ora ho divorato una dozzina di libri)
RispondiEliminaGrazie, non finirò mai di ripeterlo:leggere, leggere, leggere...
EliminaIo viaggio sugli ottanta l'hanno, saccheggio bibliotteche, leggo parecchi editi da piccole case editricci, scrivo sempre meno, mi pare di notare una certa involuzzione, ha volte mi domando come mai non mi pubbliccano, e ultimmamente mi anno consigliato un libro di gramatica. Non ci capisco il perche.
RispondiElimina:-)
Sagge parole... leggere, leggere e ancora leggere.
Ottanta l'hanno? Panini? :-)
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