L’ennesimo Ed McBain che non avevo ancora letto. E
ogni volta è una sorpresa.
McBain non è secondo a
nessuno nello scrivere i dialoghi,
pagine e pagine di parlato che scorrono via senza il minimo intoppo e dalle
quali non riesci a staccarti. Un vero maestro.
Stavolta il protagonista non
è l’87° distretto, ma il romanzo fa
parte della serie in cui il personaggio principale è l’avvocato Matthew Hope, un legale del nord
trasferitosi nella bollente Florida.
Una designer di giocattoli progetta un orsacchiotto con la caratteristica particolare di essere strabico e
l’azienda per cui lei stessa lavorava in precedenza le copia l’idea e sembra
voglia mettere in commercio un peluche
quasi identico.
Elaine
Commins querela l’azienda
e la porta in tribunale per difendere i suoi diritti e il suo copyright, e sceglie come suo avvocato Matthew Hope, da poco reduce di un
attentato nel quale si è beccato due pallottole che lo hanno mandato in coma
per una decina di giorni.
Le cose si complicano quando
il proprietario dell’azienda viene assassinato
sul suo yacht e dell’omicidio viene incolpata la stessa Commins che era stata
vista sulla barca alla stessa ora del fatto.
L’avvocato Hope però è
convinto dell’innocenza della sua
cliente e si dà da fare per cercare le prove a sua discolpa, impedito in parte un
po’ dal progredire della sua convalescenza e un po’ dal non riuscire a
rintracciare gli investigatori privati di cui di solito si fida che sembrano
scomparsi entrambi nel nulla.
Le vicende dei due
investigatori costituiscono il secondo
plot del romanzo che corre di pari passo
alla trama principale, e McBain è un asso nel saper alternare le due avventure
lasciando sempre nel lettore la curiosità di come entrambe evolveranno.
Come al solito quando si
parla di McBain, un romanzo di più di trecento pagine che si legge in un lampo,
con dialoghi serratissimi e vicissitudini che vengono risolte una dopo l’altra
non lasciando nulla al dubbio, ricchissimo di particolari che non annoiano sia
sulla contestualizzazione che sui caratteri dei personaggi.
Sarà anche un “gialletto”
Mondadori, ma lo stesso una gran lettura.
Il Lettore
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