L’altro giorno ho corretto
le bozze di stampa di una raccolta di racconti che sarà pubblicata a breve, ad
opera di una piccola casa editrice di quelle che se non ci fossero il mondo ne uscirebbe
peggiorato.
Sì, perché sono i piccoli
editori quelli che riescono a scovare le idee per editare delle piccole perle
come questi Racconti di pirati. Più
che una perla però direi un’ostrica, con all’interno sette perle, da assaporare
condita nientepopodimeno che dai disegni di quel maestro dell’illustrazione che
è stato Sergio Toppi.
Sergio
Toppi è morto nel 2012 a
quasi ottant’anni, trascorsi a creare disegni, illustrazioni, fumetti e
immagini per libri, riviste, quotidiani ed enciclopedie, fino a diventare uno
dei disegnatori più conosciuti al mondo. La sua tecnica sopraffina era rivolta
all’esplorazione di ambientazioni esotiche, leggende e tradizioni
folkloristiche, privilegiando per le sue storie i più svariati contesti storici
nei quali profondeva il suo tratto particolarissimo e inconfondibile.
Le undici tavole inedite
delle quali è impreziosito il libro provengono dagli studi che Toppi ha svolto
sull’ambiente sempre affascinante della pirateria, e l’editore ha avuto l’idea
di associarle ad una piccola raccolta di racconti sul medesimo tema richiesti a
scrittori poco o niente famosi, ma non
per questo poco capaci, ricavandone un’antologia nella quale l’aspetto grafico
va a braccetto con quello letterario.
La cosa interessante, come
mi è stato fatto notare da uno dei curatori, è che commissionando dei racconti
su un tema specifico ci si
aspetterebbe di ricevere una serie di storie che oltre ad avere un denominatore
comune siano costituite anche da stereotipi simili, quali si possono ritrovare
nella classica iconografia piratesca: arrembaggi, tesori sepolti, Caraibi,
sciabole, saccheggi, ammazzamenti, galeoni, pappagalli, gioielli eccetera. E in
effetti questi luoghi comuni si ritrovano tutti nelle vicende pubblicate,
sparsi nei sette racconti, ma allo stesso tempo le storie sono tutte diverse tra
loro e attingono dalle più svariate esperienze che le letture sul tema comune e
il cinema hanno operato sui diversi autori.
Così come sono differenti gli stili e i ritmi di
narrazione, le contestualizzazioni e gli intenti, spaziando dal serio al grottesco,
dal riflessivo all’ironico, dal biografico al fantastico, tutti collegati da
quel filo comune delle affascinanti tavole di Toppi. Sette racconti tutti
diversi tra loro e undici disegni che costituiscono un’unità omogenea.
Un’opera pregevole, della
quale non vedo l’ora di prendere in mano una copia rilegata.
Il Lettore
:-) :-) illuminante la lista dei sette autori, per la serie pubblicità occulta? Ma quando mai, palese, palesissima!
RispondiEliminaBelle le storie dei pirati, ci sono cresciuto con i corsari di vario colore e le loro nonne, e le isole del tesoro in tv e in bianco e nero, quelle mitiche dei "quindici uomini sulla cassa del morto".
Non vedo l'ora di leggere qui dentro un post sfacciatamente palese e di andare in libreria, sperando di non sentirmi rispondere: "Pubblicato da chi?" E chi li conosce."
:-)