venerdì 10 agosto 2018

I custodi della biblioteca


Veramente brutto, questo quarto seguito de La biblioteca dei morti: trama abborracciata, scene d’azione confusionarie e inconcludenti, in un tutto raffazzonato alla carlona sull’onda del dogma sfruttiamo il filone finché possiamo farci quattrini, fanculo lo scrivi per bene.



Glenn Cooper stavolta è arrivato persino a tirare in ballo un poco probabile Benjamin Franklin (quanto ci stanno bene le analessi!) per tentare di far scalpore in una vicenda che ricalca esattamente quelle dei romanzi precedenti. Stessi protagonisti, seppur oramai in pensione, e stessi problemi di fondo. Stessa deficienza degli antagonisti. Identica conclusione. In pratica si è scopiazzato se stesso in modo veramente barbaro pur di continuare a vendere sfruttando il filone a cui aveva dato origine con il libro nominato sopra.
Peccato, perché l’idea primigenia sarebbe stata anche interessante, ma sentirsela riproporre per l’ennesima volta e per di più storpiata e imbruttita fa veramente cadere le palle.
Scartabellando in rete ho trovato dei commenti di persone che hanno giudicato ottimo questo romanzo, trovandolo persino avvincente. Sono contento per loro, veramente. Perlomeno si sono divertiti.
Qualche volta mi rammarico di non avere abbastanza pochezza mentale per divertirmi anch’io.
Il Lettore



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