Qualche giorno fa una cara amica mi ha rivolto tramite la rete una domanda di quelle che al solo pensare di rispondere in maniera razionale mi
prendono i sudori freddi, mi si annebbia la vista, mi si sconvolgono le budella
e cado rapidissimamente in uno stato di deliquio incosciente dal quale è
difficile riemergere se non dopo aver preso un caffè seguito da un grappino,
acceso una sigaretta e rimboccato le maniche.
La domanda era questa:
“Mi faresti una lista di dieci libri secondo te "necessari"?”
Dopo essere passato
nell’ordine per tutte le fasi di cui sopra, mi sono accinto a digitare una
risposta, la “mia” risposta, pur sapendo che la destinataria non ne sarebbe rimasta soddisfatta. Tolti i riferimenti personali,
eccola qui parola per parola (la mia amica può testimoniare):
“Per quanto riguarda la lista, mi sono chiesto spesso in passato quali
libri avrei inserito in un mio elenco ideale di libri
"indispensabili": non sono mai arrivato ad una conclusione, così come
non ho mai deciso neanche quale libro poter mettere al primo posto in assoluto
dei preferiti. Me ne chiedi dieci, ma anche se me ne avessi chiesti cento mi
sarei sempre domandato: perché "questo" sì e "quell'altro"
no? Ho deciso che non vale la pena compilare liste che in ogni caso sarebbero
estremamente soggettive e discutibili. Il caso è diverso se mi avessi chiesto: se dovessi scegliere
"un solo" libro da portare con te in un'isola deserta, quale
sceglieresti? Allora ti risponderei la "recherche" di Proust a colpo
sicuro, per la profondità, la complessità e la raffinatezza e non ultima la
lunghezza. Pur non essendo il mio libro preferito in assoluto. Il discorso è
troppo complesso per poterlo racchiudere in una lista finita.”
Al giorno d’oggi sembra che
uno degli sport preferiti di alcuni
giornalisti sia quello di compilare liste di libri. Nei giornali on line se ne trovano ogni giorno: I
Dieci Migliori Libri Da Spiaggia; I Quindici Romanzi Storici Più Inventati; I
Venti Gialli Che Non Leggerete Mai; I Venticinque Romanzi Rosa Da Non Leggere
Ma Da Esibire Obbligatoriamente Sul Tavolino Del Salotto; I 25.768 Libri
Assolutamente Necessari Nella Vostra Vita e così via. Non se ne può più.
Molto tempo fa andavo a
guardarle, per curiosità, anche tenendo conto della debolezza congenita che mi porta a dover leggere ad ogni costo un
libro consigliatomi da un amico, ma dopo breve tempo ho rinunciato: mi sono
reso conto che quei giornalisti non fanno parte della cerchia dei miei amici.
Come avrete già visto dai
contenuti di questo stesso blog, io
sono un lettore compulsivo e onnivoro
e ricavo dalla lettura un appagamento intimo che è necessariamente diverso da
quello provato da qualsiasi altra persona. Sono diversi i modi di pensare, i
caratteri, le sensibilità, le risposte di cui si è in cerca, oltre
all’esperienza pregressa, e non è detto assolutamente che ciò che piace a me
piace anche a te o viceversa. Esempio: il mio editor e io, nonostante il pressoché simile (ed enorme) quantitativo
di libri letti da ciascuno e nonostante le affinità elettive che ci hanno anche
fatto finire col coabitare (!!!), in fatto di letture abbiamo gusti molto
diversi e, oltre a divergere nelle opinioni sui libri letti da entrambi, ci
troviamo a ignorare del tutto alcuni
autori cari all’altro per la semplice ragione che non ci piace come autore.
Con queste premesse, come
posso stabilire che un libro è necessario
per un’altra persona? Impossibile. Mi direte: va be’, tu dimmi la tua poi decido io, ma anche per questo valgono
le righe scritte sopra. Non ti posso dare una lista, ti dovrei spiegare per
ogni opera il perché la ritengo degna di considerazione. Ma del resto, non è
quello che sto facendo su queste pagine?
L’importante è leggere,
leggere, leggere. Di tutto e di più. Capiteranno occasioni in cui si
rimpiangeranno le scelte, ma saranno episodi necessari e ben presto soppiantati
dalla soddisfazione di essere incappati in qualcosa di pienamente
soddisfacente.
Anche se a te, cara amica,
non ho proprio alcun bisogno di spronarti…
Freereader
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