Che dire? È la quarta volta che lo leggo e ci ho
ancora trovato qualcosa di nuovo. Questo saggio di James Wood, dal sottotitolo “Breve
storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori”, è veramente
eccezionale.
Per chi non lo conoscesse, James Wood è uno, forse il più
importante, dei critici letterari del New
York Times, quindi di lettura e scrittura qualcosina ne capisce.
Ma capisce anche lo stato
d’animo del lettore che, nei panni di un umile studente, si appresta ad affrontare
un testo del genere, se egli stesso afferma: “Pensando al comune lettore, ho cercato di ridurre ciò che Joyce chiama
«autentico fetore scolastico» a livelli sopportabili”. Ciò significa che
non ha voluto porsi su una cattedra, ma ha intavolato con noi una discussione
come se fossimo seduti su due comode poltrone di un club esclusivo ed ha
iniziato a spiegarci le varie costruzioni che costituiscono l’oggetto
“romanzo”, cercando di rendere piacevole e comprensibile la spiegazione. Devo
dire che c’è riuscito in pieno. E la cosa curiosa è che ripercorre la storia
della letteratura romanzesca prendendo come esempio solamente testi che si è trovato a portata di mano nella sua
libreria domestica.
Wood parte analizzando la differenza
che esiste tra la narrazione in prima
persona, la narrazione condotta da un
narratore esterno onnisciente e
il cosiddetto stile libero indiretto,
e prosegue fornendo una panoramica delle tecniche narrative utile a chiarire
molti aspetti della letteratura ai quali un lettore medio non fa nemmeno caso,
ma che interessano non poco tutti coloro che per una qualche ragione sono
collegati al fenomeno “scrivere”. Passa agevolmente a disquisire di personaggi,
di dettagli, di linguaggio, dialoghi, metafore, coscienza e convenzioni, e man
mano che vai avanti non ti sembra più nemmeno di essere all’interno di un
saggio ma prendi per mano Dostoevskij, Shakespeare, James, Tolstoj e molti
altri e ti lasci condurre da loro in una passeggiata nel corso della quale ti
spiegano il perché e il percome quel brano lo hanno scritto in quel determinato
modo, con quali intenzioni e per raggiungere quali scopi.
Una specie di guida
turistica nei meandri della letteratura, pienamente abbordabile da tutti coloro
che non si limitano ad essere lettori passivi ma vogliono entrare nei
meccanismi di formazione delle frasi e dei concetti che formano un buon romanzo.
Il Lettore
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