domenica 12 gennaio 2014

Come funzionano i romanzi

Che dire? È la quarta volta che lo leggo e ci ho ancora trovato qualcosa di nuovo. Questo saggio di James Wood, dal sottotitolo “Breve storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori”, è veramente eccezionale.


Per chi non lo conoscesse, James Wood è uno, forse il più importante, dei critici letterari del New York Times, quindi di lettura e scrittura qualcosina ne capisce.
Ma capisce anche lo stato d’animo del lettore che, nei panni di un umile studente, si appresta ad affrontare un testo del genere, se egli stesso afferma: “Pensando al comune lettore, ho cercato di ridurre ciò che Joyce chiama «autentico fetore scolastico» a livelli sopportabili”. Ciò significa che non ha voluto porsi su una cattedra, ma ha intavolato con noi una discussione come se fossimo seduti su due comode poltrone di un club esclusivo ed ha iniziato a spiegarci le varie costruzioni che costituiscono l’oggetto “romanzo”, cercando di rendere piacevole e comprensibile la spiegazione. Devo dire che c’è riuscito in pieno. E la cosa curiosa è che ripercorre la storia della letteratura romanzesca prendendo come esempio solamente testi che si è trovato a portata di mano nella sua libreria domestica.
Wood parte analizzando la differenza che esiste tra la narrazione in prima persona, la narrazione condotta da un narratore esterno onnisciente e il cosiddetto stile libero indiretto, e prosegue fornendo una panoramica delle tecniche narrative utile a chiarire molti aspetti della letteratura ai quali un lettore medio non fa nemmeno caso, ma che interessano non poco tutti coloro che per una qualche ragione sono collegati al fenomeno “scrivere”. Passa agevolmente a disquisire di personaggi, di dettagli, di linguaggio, dialoghi, metafore, coscienza e convenzioni, e man mano che vai avanti non ti sembra più nemmeno di essere all’interno di un saggio ma prendi per mano Dostoevskij, Shakespeare, James, Tolstoj e molti altri e ti lasci condurre da loro in una passeggiata nel corso della quale ti spiegano il perché e il percome quel brano lo hanno scritto in quel determinato modo, con quali intenzioni e per raggiungere quali scopi.
Una specie di guida turistica nei meandri della letteratura, pienamente abbordabile da tutti coloro che non si limitano ad essere lettori passivi ma vogliono entrare nei meccanismi di formazione delle frasi e dei concetti che formano un buon romanzo.
Il Lettore

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