Vi sono romanzi da cui sono
stati tratti film poi diventati di
successo o meno, e, in genere, il
romanzo originario è migliore del film. Esistono film, in misura minore, da cui sono stati in seguito ricavati romanzi che, in genere e con poche eccezioni,
se non fossero stati scritti sarebbe stato meglio.
Vi sono anche romanzi e film che nascono contemporaneamente, come in questo caso, e dal momento che di
solito la cosa nasce per soddisfare il merchandising,
al momento non mi riesce di trovare un esempio in cui il romanzo sia risultato
almeno almeno passabile.
Nel caso del romanzo di oggi,
costruito appunto sull’onda di questa terza opzione, definirlo vera e propria spazzatura sarebbe un tantino
esagerato, ma certo che se il film di Brian
De Palma con Sean Connery e Kevin Kostner è risultato abbastanza
buono e godibile (anche se da quanto ricordo non eccezionale: l’ho visto
qualcosa come una ventina di anni fa) del libro non si può proprio dire
altrettanto.
È andata così: al momento non
ho nulla da leggere che mi appaia interessante, per cui mi sono messo a
spulciare tra i libri polverosi dei miei scaffali più reconditi e ho scovato
questo che non mi ricordavo né di aver letto né del perché fosse finito lì. Ma
ricordavo di aver visto il film, e mi sono detto: oh toh, fammi provare, chissà
mai!
Chissà mai un paio di palle. Un
romanzo veramente brutto: arido e senza un briciolo di sentimento, anche se l’autore
(a proposito, il vero nome di Albert
Conroy è Marvin Albert) ha usato
parecchio mestiere per metterlo insieme provando a farlo apparire coinvolgente.
La serie di tentativi messi in atto da Elliot Ness per incastrare Al Capone risulta presa pari pari dalla sceneggiatura del film ed è
“raccontata” e non “mostrata”, i personaggi stereotipati, e quando una pistola
spara sembra che faccia “bum” come nei peggiori fumetti.
Pessimo. Quasi quasi mi
sarebbe convenuto scaricare il film e
riguardarmi quello. Perlomeno c’è un Sean
Connery decente e la scena (cammeo ― o scopiazzatura? ― della corazzata Potemkin) della carrozzina
che rotola giù per la scalinata.
Il Lettore
Nessun commento:
Posta un commento