lunedì 12 ottobre 2015

Elettra

Se volete leggerlo, lo potete trovare in omaggio come epub in vari siti di commercio elettronico. Visto che è gratis si può anche prendere, solo che…
Mi aveva consigliato di leggerlo prima degli altri il mio editor, fornendomi una decina di testi in formato elettronico, e ovviamente le ho dato ascolto e l’ho aperto subito sul telefono. Poca soddisfazione, visto che cinque minuti dopo avevo già archiviato le venti pagine di cui è costituito questo racconto sentendomi bellamente preso per il culo. Dirò di più: ero bellamente incazzato nero, perché penso che uno scrittore non debba permettersi il lusso di prendere in giro i suoi lettori.




Va be’ che è gratis, ma il brevissimo racconto di una ragazza svizzera che becca un’infatuazione per una cantante rock canadese fino a seguirla ovunque e… non vi posso dire altro, è talmente breve che se vi rivelassi qualcosa di più sapreste già il finale, ti lascia la bocca più che amara.
Il problema è che, pur essendo scritto benissimo ― la Nothomb è sempre la Nothomb ― in questo racconto il finale manca del tutto, dal momento che l’autrice tace di proposito al lettore un elemento di fondamentale importanza nella narrazione. Come un giallo senza un assassinio, o un romanzo d’amore senza un bacio. Si può dire come il plot del racconto sia proprio la mancanza di tale dato e il lettore alla fine, pur rendendosene conto, si sente profondamente insoddisfatto. Eccheccavolo.
Me ce la vedo, questa gotica scrittrice nippo-belga che pensa a questa trovata e dice tra sé: “ma sì, bella scena, li faccio soffrire…” e scrive questo interrogativo irresolubile gettando nel panico quelli come me che poi vanno a cercare le ragioni. Va be’, un altro Divertimento d’Autore, portiamo pazienza…
Ah, al mio editor ovviamente il racconto è piaciuto molto e non è per nulla d’accordo con il contenuto di questo post. Cosa volete farci, tutto normale.
Il Lettore angosciato

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