venerdì 23 maggio 2014

Un San Francesco tutto per me

Ho davanti agli occhi una stampa originale che ho appena appeso alla parete della sala.

In bianco/nero formato 29 x 42, con in basso a sinistra e in rosso la scritta 1/50, uno di cinquanta, e a destra la firma dell’autore: Kuiry.


Un bianco/nero contrastato, con pochi toni di grigio. Inchiostro lucido su carta di qualità. Una scritta tratta dal Cantico (Laudato sì mi signore…) a scolpire una cornice al disegno che rappresenta un San Francesco minuscolo appoggiato al suo bastone, in basso sulla destra, di notte, seduto chino davanti ad un fuoco di sterpi il cui fumo sale leggero verso un cielo terso e stellato.
Sembra stanco.
Sulla sinistra un ruscello, un contrasto nero sulla neve, una ferita aperta sulla terra; e tutt’intorno un bosco cupo, spettrale, di alberi dai rami spogli e scheletrici: sembrano secchi, abbandonati, congelati da un inverno duro dal quale il viaggiatore cerca un riparo impossibile da trovare.
Sullo sfondo una fortezza incombente, enorme, misteriosa, rischiarata da una falce di luna bianchissima, che sovrasta la figura del Santo e conferisce un tono pauroso e quasi opprimente dal quale Francesco non sembra essere per nulla intimorito.
Anzi.
Nonostante la mole oppressiva dietro di lui, dalla figura incappucciata traspira una sensazione di tranquillità, di pace, di accettazione di una notte mistica e solenne che rasserena l’animo e ti consiglia di sentirti in pace con te stesso, sempre, sia nel corso delle pause che durante il percorso di qualsiasi cammino tu ti accinga ad intraprendere.
Quando l’ho vista esposta su una parete di Palazzo Penna insieme alle altre tavole della mostra Drawing Masters, nella sezione dedicata ad un omaggio da parte dei disegnatori umbri alla figura di San Francesco, tra una quantità di opere splendide è stato da subito il disegno che più mi ha colpito. Chissà, forse per quella scelta di rendere il Santo piccolissimo, assorto nei suoi pensieri, apparentemente inscalfibile dalla potenziale minaccia del bosco e della fortezza alle sue spalle.
E poi basta, quando un disegno ti colpisce ti colpisce. C’è poco da parlarne. C’è poco da cercare allegorie. Qualche volta non sai spiegarne nemmeno tu stesso le ragioni.
Fatto sta che quando ho rivelato all’autore i miei pensieri, in un attimo lui mi ha regalato la stampa, tanto bene la 1/50.
Che dire?
Grazie.
Lo Scrittore

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