In questo maggio c’è una
fioritura di fumetti come fossero rose. Tra Drawing Masters, la mostra di Palazzo Penna che è una delle più
meritevoli degli ultimi anni almeno qui a Perugia (andate a visitarla, ve la
consiglio!), e Perugia Comics, la mostra-mercato dei giorni scorsi che ha puntualmente
registrato un pienone impressionante, ultimamente non si è fatto altro che
parlare di cartoons. E va bene così.
Dopo Una stanza tutta per tre di
Alessandro Bacchetta oggi è la volta di recensire un saggio: quello di Nicola Andreani nel quale, come fosse
un libro della famosa serie For Dummies, l’autore spiega “a suo
padre” e a tutta un’altra nutrita serie di ignorantoni quali segreti si celino
dietro la misteriosa dicitura: Graphic Novel.
Che cos’è una Graphic
Novel?
Nient’altro che un romanzo a fumetti, è la risposta più
semplice.
Ma Andreani ci spiega anche
il perché e il percome si è arrivati
a questa definizione; ci spiega la differenza tra racconto e romanzo, tra
eroe epico e protagonista umano; ci spiega le diversità di
contenuti tra romanzo autoconclusivo
e romanzo seriale; ci spiega il
contrasto tra il graphic novel al maschile e la graphic
novel al femminile (che possono sembrare la stessa cosa ma non lo sono) e
la differenza tra comix con la x e comics con il cs finale (idem).
Questo saggio deriva dalla
tesi di laurea che l’autore ha deciso di sviluppare sull’argomento
appoggiandosi alla Biblioteca delle Nuvole, che con tutta probabilità è la biblioteca di soli fumetti più
grande d’Italia e abbiamo la fortuna di avercela proprio qui a Perugia,
trovando nel responsabile della struttura, l’illustre Claudio Ferracci, uomo dalla cultura fumettistica enciclopedica, un
mentore come meglio non poteva sperare (tanto che gli ha scritto anche la
prefazione del libro).
Una tale tesi ha riscosso
l’interesse degli editori del ramo ed è stata ben presto trasformata nel libro del
quale sopra avete visto la copertina, che è stato presentato al pubblico, fresco di stampa, dal sopradetto Claudio
Ferracci, dall’altro valente disegnatore nonché esperto di fumetti David Grohmann, e dal sottoscritto
domenica mattina scorsa nel corso di Perugia Comics.
Stavolta non riporterò
estratti dell’intervista perché è stata troppo articolata e interessante per
poterla sintetizzare, ma anche in questo caso la potrete ascoltare nei prossimi
giorni in forma integrale su DotRadio (www.dotradio.eu).
Il libro di Nicola Andreani parte dal concetto
generale di graphic novel illustrando
quali fumetti possono rientrare nella categoria e perché, e pone finalmente un
punto fermo sulla definizione del termine, cosa che negli ultimi tempi stava
facendo accapigliare i critici del fumetto indecisi su cosa vi potesse
rientrare e cosa escludere.
Nella seconda parte del
libro Andreani ripercorre tutta la storia del graphic novel in un’analisi sistematica delle opere che più hanno
caratterizzato questo genere: dagli albori delle wordless novels ai primi
lavori di Will Eisner, per poi soffermarsi
sulla figura tragica di Hèctor Germàn
Oesterheld e da lui riassumere il succedersi dei romanzi grafici in tutti
quei paesi del mondo che ne hanno visto la fioritura: Argentina e Stati Uniti,
Europa e Giappone, da Hugo Pratt a Jirõ Taniguchi, da Lorenzo Mattotti a Neil
Gaiman e tantissimi altri.
Dal momento della
pubblicazione di questo libro, cioè da ora, tutti coloro che scrivono di
fumetti, quali ad esempio Luca Boschi,
Luca Raffaelli, Gianni Brunoro, tutti esperti rinomati i libri dei quali sono stati
studiati da Nicola per comporre la propria opera, per non parlare degli
stranieri, dovranno fare i conti con questa new
entry nel mondo della critica fumettistica che ha dimostrato di non temere
un qualsiasi eventuale confronto.
Il Lettore Intervistatore
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