mercoledì 21 maggio 2014

Graphic Novel – Il Fumetto spiegato a mio padre

In questo maggio c’è una fioritura di fumetti come fossero rose. Tra Drawing Masters, la mostra di Palazzo Penna che è una delle più meritevoli degli ultimi anni almeno qui a Perugia (andate a visitarla, ve la consiglio!), e Perugia Comics, la mostra-mercato dei giorni scorsi che ha puntualmente registrato un pienone impressionante, ultimamente non si è fatto altro che parlare di cartoons. E va bene così.

Dopo Una stanza tutta per tre di Alessandro Bacchetta oggi è la volta di recensire un saggio: quello di Nicola Andreani nel quale, come fosse un libro della famosa serie For Dummies, l’autore spiega “a suo padre” e a tutta un’altra nutrita serie di ignorantoni quali segreti si celino dietro la misteriosa dicitura: Graphic Novel.


Che cos’è una Graphic Novel?
Nient’altro che un romanzo a fumetti, è la risposta più semplice.
Ma Andreani ci spiega anche il perché e il percome si è arrivati a questa definizione; ci spiega la differenza tra racconto e romanzo, tra eroe epico e protagonista umano; ci spiega le diversità di contenuti tra romanzo autoconclusivo e romanzo seriale; ci spiega il contrasto tra il graphic novel al maschile e la graphic novel al femminile (che possono sembrare la stessa cosa ma non lo sono) e la differenza tra comix con la x e comics con il cs finale (idem).
Questo saggio deriva dalla tesi di laurea che l’autore ha deciso di sviluppare sull’argomento appoggiandosi alla Biblioteca delle Nuvole, che con tutta probabilità è la biblioteca di soli fumetti più grande d’Italia e abbiamo la fortuna di avercela proprio qui a Perugia, trovando nel responsabile della struttura, l’illustre Claudio Ferracci, uomo dalla cultura fumettistica enciclopedica, un mentore come meglio non poteva sperare (tanto che gli ha scritto anche la prefazione del libro).
Una tale tesi ha riscosso l’interesse degli editori del ramo ed è stata ben presto trasformata nel libro del quale sopra avete visto la copertina, che è stato presentato al pubblico, fresco di stampa,  dal sopradetto Claudio Ferracci, dall’altro valente disegnatore nonché esperto di fumetti David Grohmann, e dal sottoscritto domenica mattina scorsa nel corso di Perugia Comics.
Stavolta non riporterò estratti dell’intervista perché è stata troppo articolata e interessante per poterla sintetizzare, ma anche in questo caso la potrete ascoltare nei prossimi giorni in forma integrale su DotRadio (www.dotradio.eu).
Il libro di Nicola Andreani parte dal concetto generale di graphic novel illustrando quali fumetti possono rientrare nella categoria e perché, e pone finalmente un punto fermo sulla definizione del termine, cosa che negli ultimi tempi stava facendo accapigliare i critici del fumetto indecisi su cosa vi potesse rientrare e cosa escludere.
Nella seconda parte del libro Andreani ripercorre tutta la storia del graphic novel in un’analisi sistematica delle opere che più hanno caratterizzato questo genere: dagli albori delle wordless novels ai primi lavori di Will Eisner, per poi soffermarsi sulla figura tragica di Hèctor Germàn Oesterheld e da lui riassumere il succedersi dei romanzi grafici in tutti quei paesi del mondo che ne hanno visto la fioritura: Argentina e Stati Uniti, Europa e Giappone, da Hugo Pratt a Jirõ Taniguchi, da Lorenzo Mattotti a Neil Gaiman e tantissimi altri.
Dal momento della pubblicazione di questo libro, cioè da ora, tutti coloro che scrivono di fumetti, quali ad esempio Luca Boschi, Luca Raffaelli, Gianni Brunoro, tutti esperti rinomati i libri dei quali sono stati studiati da Nicola per comporre la propria opera, per non parlare degli stranieri, dovranno fare i conti con questa new entry nel mondo della critica fumettistica che ha dimostrato di non temere un qualsiasi eventuale confronto.
Il Lettore Intervistatore 

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