Alquanto irregolarmente il
mio editor mi rifornisce di materia prima che salvo in una directory per poi trasferirla tutta
insieme nel lettore senza stare troppo a guardare che roba sia. Amo le
sorprese.
Così, cercando qualcosa da
leggere nell’ultima mandata, sono incappato in questo Un pomeriggio movimentato.
O toh, un nuovo Camilleri, ho
detto tra me, non ne avevo ancora sentito parlare. Lo apro e rimango basito
quando scopro che sono solo 19 pagine. In una mezzora lo leggo e… l’unica cosa
buona è che ora posso scriverci un post
sopra.
Raccontino scialbo, senza lode e senza infamia
che, ho scoperto poi, non è neanche commercializzato tanto è vero che si può
trovare in rete liberamente. Se ci fate caso, in un libretto che sembra far
parte della ormai famosa collana “La
Memoria”, in fondo alla copertina non compare la consueta scritta “Sellerio
editore Palermo”, ma un’insolita “Questura
di Palermo”. È stata la stessa Polizia a richiedere all’Andrea nazionale un
racconto in occasione della cerimonia celebrativa del 155° Anniversario della
Fondazione della Polizia di Stato, che
poi è stato stampato a cura della stessa Sellerio e probabilmente distribuito
sotto forma di copie omaggio. Perché poi ci si è premurati di sottolineare in
questo modo tanto bene il 155° non lo so proprio.
Leggo in rete la notizia che
i vertici della Polizia sono rimasti
molto soddisfatti sia del dono che
del racconto. Non è roba di tutti i giorni ottenere in regalo uno scritto dall’autore
al giorno d’oggi più famoso d’Italia, ma quando ti chiami Polizia di Stato
molte cose diventano possibili.
Fatto sta che l’Andrea poteva
anche sforzarsi un pochino di più, perché: originalità zero, banalità a volerne
e buonismo di più.
Ma giustamente questo era tutto
ciò che volevano i capoccia.
Il Lettore
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