Più invecchio, meno mi sento di fare
finta che la compagnia delle altre persone mi sia gradita.
É per questo che quando, girellando
su Faccialibro, sono incappato in
alcune battute che rispecchiavano il
mio modo di pensare, sono andato a vedere da dove provenissero e ho scovato una
pagina ― Antipatia gratuita ― il cui
autore sembrava che la pensasse proprio come me. Solo poi ho scoperto che è una
pagina seguitissima. Scorrendo, sono venuto a sapere che sul tema della pagina Antonio Schiena ci aveva anche scritto un
libro sopra, e appena ho comunicato al mio editor
che mi sarebbe piaciuto leggerlo lei, più veloce della luce, me lo ha regalato
in versione epub. Che moglie
adorabile! Fosse così anche a casa…
E
liberami dalla gente. Amen.
è un libro di racconti intervallati da battute e vignette sarcastiche sul tema
di un’accesa misantropia. Il
protagonista è un non ben specificato A.
G., alter ego dell’autore stesso,
che si trova di volta in volta a incontrare, come capita a chiunque, nel corso
di giornate del tutto normali, persone del tutto normali, e proprio per questo insopportabili.
Dall’incontro con una sconosciuta in ascensore all’essere
tartassato dal bambino rompicoglioni,
dall’amico profittatore ai compagni di viaggio nell’autobus alle mamme dai discorsi incredibilmente
tediosi, e come non inserire la tortura
degli obblighi sociali in occasione del Natale?
Cose che capitano a tutti e che dalla maggior parte sono odiate, ma di solito
nessuno ha il coraggio di dirlo. Ogni racconto è condito dalle considerazioni
del protagonista che rispecchiano il leit
motiv del libro, a partire dall’incipit:
“Sono le cose più semplici, i gesti quotidiani, gli incontri
inaspettati, gli affetti di sempre, gli amici e le persone che ti vogliono bene
a farti apprezzare davvero la solitudine.”
per proseguire con le altre
battute ironiche:
“Oggi è
il primo d’aprile. Non crederò a niente e non mi fiderò di nessuno. Come tutti
gli altri giorni.”
“Io
tendenzialmente mi sveglio bene. Sono le persone che mi rovinano le giornate.”
“Ognuno nella vita incontra una persona speciale. Quella che se c’è lei
io non vengo.”
delle quali per non rendermi
antipatico più di quanto già non sia ho riportato solo alcune tra le più
politicamente corrette.
I racconti sono carini ― mi sono trovato spesso a sorridere leggendo ―
veloci e scritti bene, compresi i dialoghi, ed è facile, per quelli cinici come
me, identificarsi col sociopatico protagonista malato di “simpatia selettiva”, compatirlo e autocompatirsi. Della serie: sto
tanto bene da solo, perché volete costringermi a uscire e incontrare gente?
E poi sapete che vi dico? A me è piaciuto. Di cosa ne
potreste pensare voi non mi importa proprio nulla.
Il Lettore
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