sabato 8 ottobre 2016

E liberami dalla gente. Amen.

Più invecchio, meno mi sento di fare finta che la compagnia delle altre persone mi sia gradita.
É per questo che quando, girellando su Faccialibro, sono incappato in alcune battute che rispecchiavano il mio modo di pensare, sono andato a vedere da dove provenissero e ho scovato una pagina ― Antipatia gratuita ― il cui autore sembrava che la pensasse proprio come me. Solo poi ho scoperto che è una pagina seguitissima. Scorrendo, sono venuto a sapere che sul tema della pagina Antonio Schiena ci aveva anche scritto un libro sopra, e appena ho comunicato al mio editor che mi sarebbe piaciuto leggerlo lei, più veloce della luce, me lo ha regalato in versione epub. Che moglie adorabile! Fosse così anche a casa…




E liberami dalla gente. Amen. è un libro di racconti intervallati da battute e vignette sarcastiche sul tema di un’accesa misantropia. Il protagonista è un non ben specificato A. G., alter ego dell’autore stesso, che si trova di volta in volta a incontrare, come capita a chiunque, nel corso di giornate del tutto normali, persone del tutto normali, e proprio per questo insopportabili.
Dall’incontro con una sconosciuta in ascensore all’essere tartassato dal bambino rompicoglioni, dall’amico profittatore ai compagni di viaggio nell’autobus alle mamme dai discorsi incredibilmente tediosi, e come non inserire la tortura degli obblighi sociali in occasione del Natale? Cose che capitano a tutti e che dalla maggior parte sono odiate, ma di solito nessuno ha il coraggio di dirlo. Ogni racconto è condito dalle considerazioni del protagonista che rispecchiano il leit motiv del libro, a partire dall’incipit:
Sono le cose più semplici, i gesti quotidiani, gli incontri inaspettati, gli affetti di sempre, gli amici e le persone che ti vogliono bene a farti apprezzare davvero la solitudine.
per proseguire con le altre battute ironiche:
 “Oggi è il primo d’aprile. Non crederò a niente e non mi fiderò di nessuno. Come tutti gli altri giorni.
 “Io tendenzialmente mi sveglio bene. Sono le persone che mi rovinano le giornate.
Ognuno nella vita incontra una persona speciale. Quella che se c’è lei io non vengo.
delle quali per non rendermi antipatico più di quanto già non sia ho riportato solo alcune tra le più politicamente corrette.
I racconti sono carini ― mi sono trovato spesso a sorridere leggendo ― veloci e scritti bene, compresi i dialoghi, ed è facile, per quelli cinici come me, identificarsi col sociopatico protagonista malato di “simpatia selettiva”, compatirlo e autocompatirsi. Della serie: sto tanto bene da solo, perché volete costringermi a uscire e incontrare gente?
E poi sapete che vi dico? A me è piaciuto. Di cosa ne potreste pensare voi non mi importa proprio nulla.
Il Lettore

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