venerdì 6 novembre 2015

Punto linea superficie

Diciamo subito che Wassily Kandinsky non è tra i miei pittori preferiti, ma quando un’artista cerca di spiegare il suo pensiero attraverso una forma d’arte diversa da quella in cui è esperto la cosa mi incuriosisce, e poi ho pensato che, se la sua pittura non la apprezzo, forse avrei compreso meglio il suo pensiero attraverso un linguaggio costituito da parole.


Questo non è successo, e se da una parte ho apprezzato con interesse il tentativo di cercare un’espressione del sentimento in ogni rappresentazione grafica, dall’altra l’ho trovato un saggio freddo e asettico, in concordanza con ciò che mi appaiono i suoi dipinti astratti e geometrici. Sarà che una parte di me rimane legata alle scuole più tradizionali, e così come di Picasso preferisco il periodo blu, di Kandisnsky mi piacciono di più i dipinti nei quali era ancora legato all’impressionismo e non si era ancora unito alla Bauhaus. Peccato, da questo libro mi aspettavo di più, un qualcosa che coinvolgesse anche la problematica del processo creativo, ma questa è una cosa che riguarda solo me e non se ne può imputare una colpa al pittore russo.
In ogni caso all’epoca in cui è uscito questo libro è diventato subito uno dei testi di riferimento nel mondo dell’arte, e quindi va un plauso all’autore per aver saputo enunciare la teoria grafica cercando di coinvolgere più piani dell’esistenza. Anche se spesso certe sue affermazioni andrebbero un pochetto affinate: “Ogni fenomeno può essere vissuto in due diverse maniere (…) Esterno – Interno”.
Trovo che questa affermazione sia di molto riduttiva, visto che ogni fenomeno può essere vissuto non solo in due ma in un’infinità di maniere diverse, né la fumosa spiegazione che segue il concetto contribuisce a renderlo più chiaro. Così come mi sembra riduttivo ricondurre ogni forma dell’arte pittorica a formule geometriche e matematiche. Se per la musica questo sarà anche fattibile, con le dovute scremature, non credo che ciò funzioni per la pittura tout-court e per l’uso dei colori come sostiene Kandinsky.
Va be’, un libro che non mi ha entusiasmato. Ma al momento ne sto leggendo ben tre altri contemporaneamente, ai quali ero molto interessato e che mi sono capitati uno dopo l’altro nel giro di pochi giorni. Non ho potuto fare a meno di iniziarli insieme, tanta era la curiosità per ognuno di essi, e nei prossimi giorni ve ne darò il resoconto man mano che li terminerò.
Il Lettore 

Nessun commento:

Posta un commento