Luglio 2018.
È appena trascorso, e mi
stava passando di mente, il quinto compleanno di Freereader e di questo blog.
Il 7 luglio 2013 vedeva la
luce il primo post nel quale
illustravo le tematiche di cui avrei trattato e da allora poco è cambiato in
queste ultime e nell’organizzazione generale, e tantomeno nel layout.
Un pochino statico, direte.
Ma che volete, si tratta
sempre di coerenza: preferisco impiegare il tempo a leggere e commentare che
perderlo per andare a cercare fronzoli superflui.
Non starò a fare consuntivi, resoconti,
statistiche o proiezioni, principalmente perché me ne manca la voglia, ma la
colonna delle etichette qui a destra
si è allungata a dismisura ed è possibile che se qualcuno fosse interessato a
sapere cosa ne penso di un autore è possibile anche che ce lo trovi. Come
immagino succeda a tutti, ad alcuni ho dedicato più post e ad altri meno, ma penso che sia normale che ognuno
abbia le sue preferenze, no?
In effetti la cosa che ancora
mi soddisfa è sbugiardare le
pubblicità false, i luoghi comuni triti e ritriti. Sembra che oggi sia
obbligatorio parlare bene di qualsiasi notizia/evento/avvenimento/romanzo/affermazione/film/operaqualsiasi
senza stare tanto a sottilizzare se questa meriti davvero o sia solo una puttanata incommensurabile. L’importante
è parlarne bene, è essere politicamente corretti.
Da qui nasce un controsenso apparentemente incoerente:
in effetti non mi piace leggere puttanate e cerco di non incapparci, ma quando purtroppo
capita non mi tiro indietro e dico ciò che penso, anche se ciò si scontra con
il pensiero di tanti.
Al contrario amo le cose
buone e parlo bene di molti, ma come mi hanno fatto notare in diversi sono più divertenti i post in cui stronco qualcuno.
Bene, l’importante è che mi
diverta io. E se non a leggere perlomeno a dire come la penso.
Delusione per i miei
affezionati più critici: ultimamente ho letto diversi buoni libri e quindi nei
prossimi post leggeranno di alcuni
romanzi giudicati positivamente (e
quindi magari non così spassosi come avrebbero voluto.
Ma pazientate, l’occasione
non mancherà di certo (purtroppo).
Freereader
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