Buona Pasqua e buon primo d’aprile. Io non sono molto portato né per la
religione né per gli scherzi, non amo farli e neanche riceverne, quindi
trattiamola come una domenica piovosa
qualsiasi e speriamo bene.
In compenso mentre scrivo sto
mangiando la torta di Pasqua che abbiamo fatto ieri: le inevitabili sia pur
minime variazioni nella realizzazione non l’hanno resa perfetta, dovremo tenerne conto l’anno prossimo. Ho anche assaggiato
i primi asparagi di produzione propria, ma il freddo di questi giorni ne avrà
già fermato la crescita e temo che la loro stagione sarà pessima come anno
scorso. Fanculo.
Perlomeno ci fossero le letture a risollevare il morale, ma
anche quelle si sono schierate dalla parte deprimente e un libro veramente buono
non capita più tanto spesso.
Cambierà. Pazientiamo e
basta. Intanto beccatevi questo quiz pasquale.
1 – Oggi parliamo di un libro
di racconti.
2 – L’autore è ancora una
volta statunitense e molto famoso.
Ma mooolto famoso. Ma proprio famoso famosissimo. Lo conoscete tutti di sicuro,
come uno di famiglia.
3 – Ma il suo mestiere non è quello di scrivere. È diventato
famoso in tutt’altro campo, nel quale è proprio ai vertici della categoria
avendo già conseguito reiteratamente quei riconoscimenti che vengono assegnati
ai migliori, ai top dei top.
4 – Ovvio. Un libro di
racconti vende solo se sei già conosciuto, sia in campo letterario che per
qualsiasi altra cosa tu abbia fatto. Ha venduto non poco anche la raccolta di
barzellette di Totti. Puoi anche essere il più bravo scrittore di questa terra,
ma se non sei già famoso col cazzo che vendi un libro di racconti. Tanto per
dare un’idea cambiando ancora settore, il nostro è famoso quanto un Usain Bolt, e se si fosse trattato di
un politico sarebbe al livello di un Trump o di un Putin.
5 – Come tutti i libri di
racconti che si rispettino, l’oggetto del contendere ha un filo conduttore che in questo caso è rappresentato da un attrezzo, un arnese comune di quelli
che tutti abbiamo o abbiamo avuto nelle nostre case. Un aggeggio obsoleto,
ormai passato di moda e diventato pressoché inutile ma che annovera una folta
schiera di amatori nostalgici. Un po’ come i maschietti amanti della rasatura
tradizionale che non sanno rassegnarsi ad abbandonare i vecchi sistemi per
passare ai multilama usa e getta.
Freereader
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